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 2013  maggio 04 Sabato calendario

IL BRANCO DELLE STAR INGLESI VIOLENTATORI DI SUCCESSO

Sono tutti personaggi famosi, per lo più televisivi. Sono tutti vecchi. Hanno agito coperti dalla popolarità. Apparire sul piccolo schermo è stato per decenni sinonimo di impunità. Delle banche si dice: troppo grande per fallire. Rimodulato su questi personaggi il detto diventa: troppo famoso per essere incriminato. Poi il tappo è saltato. La Bbc è di nuovo nella bufera: sotto inchiesta adesso c’è il conduttore Stuart Hall, 83 anni, che ha confessato 13 violenze nell’arco di 20 anni. Sono fatti che risalgono agli anni ’70 e ’80, quando era all’apice del successo, star di It’s a Knockout, un programma tipo Giochi senza frontiere, molto popolare in quegli anni. Piaceva ai ragazzini degli anni ’80, lo stesso principe Edoardo era un suo seguace. E proprio l’anno scorso la regina lo aveva insignito dell’Obe, l’Ordine dell’Impero Britannico, una delle massime onorificenze, appena un gradino sotto il titolo di Sir, baronetto, che sempre la casa reale aveva dato a Jimmy Savile (per poi ritirarlo nell’infamia).
Come mai vengono fuori tutti ora? Come mai sono tutti fatti risalenti a quasi 40 anni fa? Come mai così tanti anni di silenzio? La popolarità li ha protetti, le rivelazioni sull’ex dj Jimmy Savile hanno aperto la cloaca. E ora da sotto i lustrini emerge davvero cosa è stato lo star system di quegli anni, anche dentro la apparentemente innocua “zietta”, come gli inglesi chiamano la Bbc.
La liste dei personaggi si allunga ogni settimana. Stuart Hall era già stato arrestato il 5 dicembre, ora emergono i dettagli. Hall è stato interrogato ad aprile da un tribunale del Lancashire e ha ammesso di aver violentato 13 minorenni, per lo più ragazzine ma la più piccola è una bambina di 9 anni. Piacione, eccentrico, famoso per le sue citazioni di Shakespeare e Shelley, collezionista di orologi antichi, era il tipico “insospettabile” che ora i giornali definiscono “predatore opportunista”, perché abusava delle sue vittime sfruttando la sua posizione: uomo, ricco, famoso, praticamente intoccabile. Come un’altra delle star finita sotto inchiesta in questi giorni. William Roache, 81 anni, divo della serie tv “Coronation Street”, il cui primo episodio risale al 1960, è accusato di aver violentato una ragazzina di 15 anni nel 1967. Dovrà comparire in tribunale il prossimo 14 maggio. E poi c’è Michael Le Vell, accusato di violenza su un bambino. La settimana scorsa era finito sotto inchiesta un altro personaggio famoso dello star system, legato all’inchiesta Savile. Si tratta del conduttore televisivo Rolf Harris, che tanto piaceva alle madri di famiglia per il programma “Animal House”, dove si raccontavano le vicende di una clinica di animali.
Sembra un cesto di ciliegie, dove una tira l’altra e non si vede mai il fondo. Le vittima hanno cominciato a parlare e non si sa quante realmente siano le confessioni in mano agli inquirenti. Ieri la tv privata Itv ha mandato in onda l’intervista a una donna, ai tempi minorenne, che ha raccontato come Hall l’aveva aggredita e come questo peso le abbia rovinato la vita. Quaranta anni di silenzio, ma il marito sapeva. E quando è scoppiato il caso Savile, la donna ha detto: adesso arrivano anche ad Hall. Così ha trovato il coraggio di andare dalla polizia e raccontare tutto, incoraggiata dal marito.
Probabilmente il caso Savile ha dato fiducia alle vittime. Cominciano a parlare e la settimana scorsa è stato incriminato anche un famoso pubblicitario, Max Clifford, 70 anni, accusato di violenze tra il 1965 e i 1985. Non c’entra niente con i presentatori, ma è la prova che il vento è cambiato.
E forse non c’è alcun collegamento neanche con lo scandalo della pedofilia negli orfanotrofi del Galles, sul quale la polizia indaga da tempo, ma la settimana scorsa ci sono state importanti sviluppi: si indaga su 140 persone e il numero degli orfanotrofi è salito a 18. Una delle vittime (gli abusi tra i 7 e 15 anni) ha raccontato che all’età di 12 anni gruppetti di bambini venivano portato con gli scuolabus a Londra per partecipare a festini con adulti. E’ vero? Chi c’era dietro questa organizzazione? Ed è vero, come aveva denunciato l’anno scorso la Bbc, che le indagini erano state bloccate per coprire personaggi importanti e famosi?
Una cosa forse si può dire, però. Un mondo di lustrini, legato al grande boom della televisione degli anni Settanta e Ottanta è entrato in crisi. Questi bavosi ottantenni rotolano sulle ceneri della loro stessa popolarità, e ora che la tv non è più quel totem intoccabile.