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 2013  maggio 05 Domenica calendario

STUPRO, SCANDALO A WESTMINSTER

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA — Un nuovo scandalo scuote il parlamento di Westminster e la società britannica: Nigel Evans, 55enne deputato conservatore, vicepresidente della Camera dei Comuni, è stato arrestato ieri mattina nella sua casa del Lancashire con l’accusa di avere stuprato e abusato sessualmente due giovani uomini di circa vent’anni. Evans aveva dichiarato la propria omosessualità nel 2010 in un’intervista al
Daily Mail, affermando che non voleva più «vivere nella menzogna», né essere esposto al rischio di ricatti a causa del suo segreto. Le violenze risalgono a un periodo compreso fra il luglio 2009 e il marzo 2013. L’identità delle due vittime non è stata resa nota. La polizia ha informato il primo ministro David Cameron e il presidente dei Comuni John Bercow. Dopo alcune ore di interrogatorio, nella notte Evans è stato rilasciato su cauzione e non incriminato, con l’obbligo di ripresentarsi in commissariato il 19 giugno.
«Incoraggiamo chiunque abbia subito violenze di natura sessuale, o ne sia a conoscenza, ad avere la fiducia di riportarle alle autorità sapendo che le indagheremo seriamente, sensibilmente e a fondo », afferma un comunicato delle forze dell’ordine. Forse non è casuale che le due vittime abbiano scelto questo momento per parlare. Da mesi il Regno Unito ha scoperchiato un nido di pedofilia e abusi sessuali, prevalentemente contro donne ma non solo, all’interno della Bbc: si è venuto a sapere che Jimmy Savile, un celebre presentatore di programmi musicali, defunto qualche anno or sono, aveva stuprato decine di minorenni per lungo tempo, perfino all’interno di orfanotrofi e ospedali ai quali faceva beneficenza, e le inchieste su questi fatti hanno lasciato emergere una rete di abusi ben più ampia, una sorta di vaso di Pandora di violenze carnali che proprio negli ultimi giorni ha visto finire agli arresti o essere indagati altre personalità della tivù e dello show business, tra cui famosi giornalisti
e attori oggi sulla soglia degli ottant’anni. Le azioni risalgono a molto tempo fa e anche per questo le indagini sono difficili, ma le vittime, dopo che i primi casi sono venuti alla luce, hanno evidentemente trovato il coraggio per denunciare i loro carnefici. Probabilmente sull’onda di queste rivelazioni anche i due ragazzi abusati dal deputato si sono decisi a rivolgersi alla polizia.
Eletto deputato per la prima volta nel 1992, Evans viene descritto come un parlamentare stimato dai colleghi di Westminster e all’interno del partito conservatore, nel quale ha ricoperto vari incarichi di primo piano. È stato nominato vicepresidente della camera dei Comuni (una delle tre posizioni di questo tipo) nel 2010. Quando decise di rendere pubblica la propria omosessualità, disse di avere ricevuto ricatti dai suoi nemici politici e affermò di volere anche
dare un esempio: «Non voglio che quello che è capitato a me accada ad altri parlamentari. E sono certo che ci sono altri deputati gay che vorrebbero parlare apertamente della propria sessualità ma hanno paura delle conseguenze politiche e personali. Spero che la mia decisione li aiuti a fare altrettanto».
Una fonte governativa ha dichiarato al
Daily Mail: «Siamo scioccati. Nigel sembrava una brava persona ed era simpatico a tutti, anche a membri dell’opposizione. Nessuno riesce a credere
a quello che è accaduto». Lo scandalo aggiunge un ennesimo problema imbarazzante per il governo e per i conservatori, usciti male dalle elezioni amministrative dei giorni scorsi in cui i Tory hanno perso terreno a favore dell’Ukip, un partito anti-europeo che ha tolto loro numerosi consensi da destra e minaccia di far perdere a Cameron le legislative del 2015 finendo per favorire un ritorno al potere del Labour. L’invito della polizia ad altre vittime a farsi avanti lascia credere che potrebbero esserci state altre violenze sessuali, non ancora riportate, commesse da Evans o da altri parlamentari.