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 2013  maggio 04 Sabato calendario

AVVOCATI 44ENNI CERCANO CERTEZZE SULLE «SCELTE»

Vivo con la mia compagna (entrambi avvocati 44enni) da oltre dieci anni, entrambi divorziati, abbiamo tre figlie di 17, 15 e 6 anni di cui le prime due nate dal matrimonio della mia compagna. Gestisco il nostro patrimonio tenuto diviso, come divisa è la ripartizione (50%) dei costi di vita quotidiana. Lavoriamo nello stesso studio di cui sono socio con un reddito lordo complessivo di circa 70mila euro per lei e tra i 250/320mila euro per quanto mi concerne.
Viviamo in affitto (40mila euro oltre le spese per oltre 200 mq) e il nostro patrimonio prevede due beni immobili: uno della mia compagna (al mare) di circa 700mila euro e uno di mia proprietà di circa 110 mq in centro a Milano di cui ho la nuda proprietà. La mia compagna ha risparmi per circa 600mila euro investiti in titoli di Stato con scadenze tra il 2016 e il 2026 e 400mila euro in bond Bei e Birs con scadenze entro il 2020; un 15% è investito in azionario sul bancario, telefonico e energetico italiano equamente suddiviso. Il totale è quindi circa un milione e 100mila euro.
Per quanto mi riguarda il valore complessivo dei risparmi è di un milione e 200mila euro (azioni italiane per circa un terzo distribuita tra bancari, assicurativi, industriali, telefonici, sanitari, informatici con non più di 20 diverse tipologie di azioni tra quelle a maggior capitalizzazione). Inoltre i 2/3 rimasti sono distribuiti tra titoli di Stato italiani ed esteri con una significativa componente in valuta Usa, sterline e lire turche. Abbiamo una liquidità media di circa 25/30mila euro in conto corrente come sommatoria dei due conti correnti personali e del cointestato.
Non abbiamo particolari coperture assicurative, scelta però che abbiamo fatto consapevolmente con una forte propensione al risparmio che si è manifestata in circa 100mila euro annui negli ultimi dieci anni. Cosa ne pensate delle scelte fatte?
Lettera firmata
(via e-mail)
risponde Marco Liera
www.youinvest.org
Può il risparmio personale sostituire l’assicurazione? In generale è inefficiente (in relazione al beneficio costa molto poco coprire il rischio di eventi rari a grande impatto), ma in un caso molto importante è davvero impossibile. Al pari di molte altre persone che stanno conseguendo un successo economico, lei trascura di considerare che la principale ricchezza della sua famiglia non è rappresentata dalle vostre attività finanziarie e dai vostri immobili, ma è lei. Il suo capitale umano, la sua capacità di generare reddito, che nel suo caso stimo vicina ai due milioni di euro (mentre per la sua compagna è di circa mezzo milione). Quando la parte risparmiata di questo reddito si accumula e diventa rilevante, la scorciatoia euristica è quella di immaginare che "i soldi possano bastare per tutto". Ciò accade proprio perché non si considera il capitale umano parte integrante della propria ricchezza, per sua natura incerta. Ma proprio perché esistono le assicurazioni, c’è un solo modo per azzerare il rischio di perdita totale della voce più importante della sua ricchezza. A meno che non ci siano situazioni patologiche pregresse che impediscano l’assicurazione, una copertura caso morte e invalidità permanente totale (sia per infortunio che per malattia) con un massimale almeno parziale rispetto al suo notevole capitale umano è assolutamente prioritaria. Con le dovute proporzioni, anche la sua compagna dovrebbe fare la stessa cosa.
Solo dopo aver esplorato tutte le strade possibili per azzerare questo rischio, è il caso di esaminare l’asset allocation congiunta sua e della sua compagna. Che non è squilibrata, dato che prevale una componente a reddito fisso destinata alla protezione del vostro benessere. Ci sono però due criticità: la prima è l’assenza totale di una componente inflation linked nell’area degli investimenti obbligazionari, l’unica che può coprirvi dal nemico storico numero uno dei risparmi, l’inflazione. L’altra è la concentrazione totale nel mercato domestico degli investimenti azionari. Forse lei ha passione per lo stock picking, ma dovrebbe verificare se il profilo rischio rendimento che ha ottenuto in questi anni sia stato migliore rispetto a quello che avrebbe spuntato investendo quel 20/25% del vostro portafoglio finanziario in un solo Etf o fondo azionario internazionale. Che comunque le avrebbe comportato minori costi informativi. Seguire un portafoglio di 20/30 azioni richiede varie ore alla settimana di studio. E i risultati possono essere frustranti.