www.cinquantamila.it/fiordafiore 6/5/2013, 6 maggio 2013
Gli italiani e i giochi • Sono stati i ribelli siriani a usare gas nervino? • Morta la vedova di Paolo Borsellino • Rossella Falk attraversava il palcoscenico con quattro passi • Kate e William d’Inghilterra hanno assunto una governante italiana Giochi/1 Secondo i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli, i soldi spesi dagli italiani nei vari giochi del Monopolio dello Stato sono passati da 79,8 miliardi di euro del 2011 a 87,1 del 2012 (incremento del 9,2%)
Gli italiani e i giochi • Sono stati i ribelli siriani a usare gas nervino? • Morta la vedova di Paolo Borsellino • Rossella Falk attraversava il palcoscenico con quattro passi • Kate e William d’Inghilterra hanno assunto una governante italiana Giochi/1 Secondo i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli, i soldi spesi dagli italiani nei vari giochi del Monopolio dello Stato sono passati da 79,8 miliardi di euro del 2011 a 87,1 del 2012 (incremento del 9,2%). Contemporaneamente sono aumentate le vincite, cioè i soldi rientrati nelle tasche dei giocatori: erano 62,1 miliardi nel 2011, sono stati 70 nel 2012 (incremento del 12,8%). Quindi i soldi persi dai cittadini sono scesi da 17,7 miliardi di euro del 2011 a 17,1 nel 2012, con un calo di circa 600 milioni di euro pari al 3,5%. Lo Stato, al netto delle vincite, con la tassazione sui giochi nel 2012 ha incassato in totale 8 miliardi e 100 milioni di euro, cioè mezzo miliardo in meno del 2011. Gli altri 9 miliardi, pari al 52,3%, finiscono alla filiera: concessionari, esercenti, tabaccherie, agenzie, intermediari, fornitori di macchinari, sistemi e software. Secondo la stima della società inglese Ficom Leisure nel solo 2012 «il volume di gioco dei casinò online “.com”, non autorizzate e che naturalmente sfuggono al sistema fiscale italiano» è stato di 9,2 miliardi di euro. Di quei soldi italiani molti sono tornati con le vincite, ma quelli espatriati e finiti nei conti all’estero di chissà quali società anonime sono stati 276 milioni, con un aumento di 44 milioni di euro sul 2011 (Stella, CdS). Giochi/2 I dati di Source H2 Gambling Capital dicono che su un monte di 321 miliardi di euro spesi nel mondo nel 2012 nei giochi legali (soldi netti, rimasti agli organizzatori dopo aver pagato le vincite) circa il 25% dei denari persi nell’azzardo era americano, il 15,6% cinese, il 9,7% giapponese e quasi il 6% italiano (ibidem). Damasco Nella notte tra sabato e domenica jet israeliani hanno bombardato depositi di munizioni alla periferia di Damasco. Una fonte da Gerusalemme spiega alla France Presse che nei giorni precedenti un raid ai confini del Libano aveva colpito un convoglio di missili iraniani (Fateh-110 con una gittata sopra ai 300 chilometri) destinato a Hezbollah. Il governo di Damasco ripete la formula del complotto internazionale: accusa Israele «di sostenere i ribelli fondamentalisti, di appoggiare i gruppi terroristi legati ad Al Qaeda», protesta alle Nazioni Unite e denuncia «numerose vittime». Il capo della Lega Araba Nabil Al Araby chiede all’Onu di «agire immediatamente per fermare l’aggressione israeliana contro la Siria». L’ex magistrato svizzero Carla Del Ponte, membro della Commissione Onu sulla Siria, ha dichiarato alla Radio svizzera: «Abbiamo raccolto testimonianze sull’uso di armi chimiche, in particolare gas nervino: non da parte del governo bensì da parte dei ribelli». Borsellino È morta ieri, a Palermo, Agnese Piraino Leto, vedova del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nel 1992. Settantuno anni, ammalata da tempo, i funerali si svolgeranno domani a Palermo. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato la sua «esemplare sobrietà e misura in tutte le occasioni di pubblica celebrazione della figura del marito, la personale gentilezza e amichevolezza sempre mostrata nei miei confronti». Enrico Letta ha parlato di una donna «simbolo di coraggio e rispetto: Agnese Piraino Leto non è mai venuta meno ai valori forti ai quali lei e suo marito hanno improntato la loro vita». La presidente della Camera Laura Boldrini ne ha sottolineato «la riservata fermezza della sua battaglia per la legalità, la tenacia con la quale ha reclamato giustizia». E il presidente del Senato Pietro Grasso: «È morta una persona meravigliosa. Ma non morirà con lei la voglia di sapere: continuerò a tenere accanto la sua determinazione, quella con la quale ha condotto per vent’anni una battaglia di giustizia. Una battaglia che vinceremo». Verbali Scrive Giovanni Bianconi sul “Corriere”: «Due verbali d’interrogatorio resi alla Procura di Caltanissetta nel 2009 e nel 2010 sono il segno di una battaglia che la signora Agnese non voleva abbandonare. Rappresentano un’eredità affidata a chi è chiamato a indagare ancora sulla morte di Paolo Borsellino, più di vent’anni dopo. Raccontò cose terribili confidatele dal marito, che ora sono agli atti del nuovo processo sull’eccidio di via D’Amelio e in quello palermitano sulla cosiddetta trattativa fra Cosa nostra e le istituzioni al tempo delle bombe. Anche di quel “colloquio tra la mafia e alcuni pezzi ‘infedeli’ dello Stato” le parlò il magistrato, poco prima di essere assassinato. Sempre avaro di dettagli, perché “quando io chiedevo qualcosa in più del semplice fattarello diciamo umano, lui mi diceva che non voleva mettere in pericolo me”. Ma i “fattarelli” di cui la mise a parte erano tutt’altro che trascurabili, perché nascondevano l’isolamento che accompagnò Borsellino negli ultimi due mesi di vita, dopo l’omicidio di Giovanni Falcone. “È stata una cosa moooolto inquietante... - si legge letteralmente nella trascrizione dell’interrogatorio in cui la signora Agnese riferì del contrasto con chi non l’aveva avvisato della segnalazione su un possibile attentato ai suoi danni -. Mio marito non era amato assolutamente in Procura”. Fino al ricordo più indelebile: “Paolo mi disse ‘la mafia mi ucciderà quando altri lo consentiranno’. Queste sono parole che sono scolpite nella mia testa, e sino a quando sono in vita non potrò dimenticare”. Fece dei nomi, la vedova di Paolo Borsellino, e tra i chiamati in causa qualcuno reagì tirando in ballo la salute sempre più debole della donna (indicando la malattia sbagliata, peraltro). Anche questo ha dovuto subire la signora Agnese per difendere la memoria del marito. E la sua. Lasciando un’eredità che non deve andare perduta». Falk Rossella Falk è morta ieri a 86 anni, dopo una lunga malattia, all’ospedale San Giovanni di Roma. Nata proprio a Roma il 10 novembre 1926, vero nome Rosa Antonia Falzacappa, studiò recitazione e si laureò all’Accademia dal ’45 al ’48 su suggerimento di un ragazzo incontrato in tram, Giorgio De Lullo. Falcata «La prima cosa che mi viene in mente è la cosiddetta “falcata della Falk”. Attraversava con quattro passi tutto il palcoscenico, dove noi altri ne impiegavamo otto. Lei ha sempre fatto parte di un quartetto unico di donne ironiche, assieme a Nora Ricci, Franca Valeri e Anna Maria Guarnieri. Non era affatto algida e scostante come la si credeva: nella vita privata era sarcastica, comica e accattivante. Con gli altri fu sempre generosa e con discrezione. E aveva un’immensa gioia di vivere. L’unica cosa che ci divideva era il fatto che lei era alta due centimetri più di me: io mi buttavo a terra, e salivo su piattaforme, pur di colmare la differenza. Con lei ci voleva un Gassman» (Umberto Orsini a Rodolfo Di Giammarco, Rep). Governante Antonella Fresolone, italiana, 42 anni, nubile e senza figli, da 13 una delle tuttofare di Buckingham Palace, sarà la nuova governante di William e Kate. Avrà il compito di fare le pulizie, lavare e stirare, fare la spesa e commissioni varie, cucinare e portare a spasso Lupo, il cocker spaniel di casa. L’orario settimanale di servizio sarà di 37 ore, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 del mattino alle 5 del pomeriggio ma con la disponibilità ad allungare, anche senza preavviso. Retribuzione: 23mila sterline annue, vitto e alloggio compresi.