Corriere della Sera 3/5/2013, 3 maggio 2013
Mutui, la rata potrà scendere Programmare nuove spese, contando sul fatto che la rata del mutuo scenderà per via del taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, sarebbe alquanto rischioso
Mutui, la rata potrà scendere Programmare nuove spese, contando sul fatto che la rata del mutuo scenderà per via del taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, sarebbe alquanto rischioso. Infatti, come spiega Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it, «gli unici mutui sui quali ci sarà un impatto diretto sono quelli a tasso variabile indicizzato al tasso Bce, ma per gli altri l’effetto immediato sarà nullo». Per «altri» si intendono i mutui indicizzati all’Euribor, cioè al tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie tra le principali banche europee. E si tratta della maggioranza dei mutui degli italiani. «L’Euribor però — prosegue Anedda — è già sotto la soglia dello 0,50% della Bce. Infatti ieri quello a un mese era pari allo 0,12% e quello a tre mesi allo 0,21%». Vista la situazione attuale, secondo Anedda è «difficile presumere che i tassi possano calare ancora, tuttavia lo scenario che ci attende è di diversi anni con tassi molto bassi, sono infatti sono quasi inferiori all’inflazione». La mossa della Bce è però «un segnale importante, che rasserena lo scenario e le prospettive. Le banche italiane potranno finanziarsi a un costo inferiore e dunque avranno una maggiore disponibilità per l’erogazione dei crediti». E magari calerà anche lo spread, cioè quell’extra costo che la banca aggiunge all’Euribor o al tasso Bce: «Adesso lo spread sul tasso fisso oscilla tra il 3,2% e il 3,3% e sul variabile tra il 3,1-3,2%, ma un anno fa tra febbraio e marzo era rispettivamente tra il 3,6-3,7% e tra il 3,5-3,6%».