Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  aprile 30 Martedì calendario

GLI «ESPERTI» DELLA RETE: «NEVICHERA’» MA A FIOCCARE SONO SOLO LE CANTONATE

In tema di clima, banali­tà e strafalcioni fioccano più della neve. Colpa di internet che fa tutti esperti di meteo. Ri­dateci l’«oroscopo» di Bernac­ca. Un classico dei tg estivi è quella dell’ondata di caldo tor­rido quando l’umidità ha supe­rato il novanta per cento. Figuriamoci. Poi c’è quella dell’Ita­lia divisa in due: pioggia al nord, sole e caldo al sud, una ba­nalità terrificante. Il giorno in cui Rovereto avrà la stessa tempera­tura media di Trapani pro­babilmente gli alieni avranno bombardato qualche nuvola. Detto questo, il mese che sta per concludersi ha scontenta­to un po’ tutti. Maledetta prima­vera: tanta, troppa pioggia al nord e caldo, troppo caldo (sic­cità in vista) al centrosud. Co­me la metti son dolori di pancia e le anomalie termiche pare ci accompagneranno anche durante l’estate. Cominciamo da Roma, dove aprile ha un range termico com­preso tra 8 e 18. Che questo 2013 ha letteralmente straccia­to. Oggi alle 14 c’erano 30 gradi all’ombra e il sole picchiava co­me a giugno. Otto gradi più del­l’anno scorso, pioggia nean­che­a parlarne e per il concerto­ne del 1 maggio 32 gradi in arri­vo. Occhio, dunque. Tanto per capire meglio nel 2006 la massi­ma generale era stata media­mente di 18 gradi. Milano. La massima di ieri è stata di 21 gra­di con pioggia intermittente (piove quasi ininterrottamente dal 19). Qui la media climati­ca sarebbe di 6-18, dunque su­perata non così nettamente. Inutile lamentarsi cari milane­si siete nella norma: il 29 aprile del 2012 stesso scenario: massi­ma 21, pioggia leggera da una settimana. Nel 2011, massima di 20 gradi con pioggia. Morale della favola (che tanto favola non è) è che il termometro sale ma non con la stessa intensità. Quanto alla pioggia è un affare del nord. Ieri pomeriggio a Pa­lermo (media tra 12 e 18) c’era­no 31 gradi. L’anno scorso die­ci di meno e fresco serale, nel 2011 otto in meno. Riassumen­do, possiamo dire che - anche per quest’anno - sembra che il clima al nord sia rimasto con dei connotati «europei» (zona del mediterraneo escluso naturalmente). Il caso di Genova è emblematico: da un mese non si superano (ad eccezione del 24 e 25 aprile) i 17 di massima, che è poi la temperatura massima registrata ieri a Berlino, Berna, Barcellona, Parigi e Varsavia. Scenario opposto al sud che si sta invece allineando pericolosamente al clima nordafricano. Una volta le vampa­te dal Sahara arrivavano a metà maggio, ora si fanno sentire do­po Pasqua. Te ne accorgi dalle minime, quando di notte apri le finestre e invece del fresco en­trano gli insetti. A Campobas­so la media di aprile è compre­sa tra 6 e 14. Ebbene da due setti­mane si sta sopra i 20 gradi. E per i prossimi giorni la «divisio­ne» sembra più netta, quasi un divorzio, garantisce Nucera di 3B-Meteo. «Al Nord la Primave­ra­ non ha intenzione di allunga­re il passo. Corpi nuvolosi “pet­tineranno” il nostro Settentrio­ne dando luogo a precipitazio­ni diffuse, anche abbondanti su Alpi e prealpi. Le nubi si alter­neranno alle schiarite al Cen­tro- sud con bassa probabilità di precipitazioni. Qualche feno­meno è atteso sulla Toscana. In compenso il clima sarà caldo con un divario tra Nord e Sud di una quindicina di gradi. Al cen­trosud le temperature, compli­ci i venti di Scirocco, si porteran­no sopra le medie di cinque gra­di. «Si prevedono punte di 30 gradi su tirreniche e Sicilia fino al 2 maggio quando ci sarà un leggero calo delle massime. Al Nord il clima sarà relativamen­te più fresco e le temperature oscilleranno tra 15 e 20 gradi». Comunque fa troppo caldo. Ieri l’agenzia federale statuni­tense ha riferito che il Northe­ast Shelf Large Marine Ecosy­stem, il tratto di oceano Atlanti­co che va dal golfo del Maine fino al capo Hatteras non è mai stato così caldo negli ultimi 150 anni. Una piscina riscaldata per le poche balene sfuggite agli arpioni giapponesi.