Valerio Cattano, il Fatto Quotidiano 1/5/2013, 1 maggio 2013
WEB, 20 ANNI DALLA SCINTILLA CHE HA CAMBIATO IL MONDO
Una autostrada verso il mondo. Massima espressione di libertà di pensiero, oceano a cui affidare un messaggio in bottiglia; ma anche strumento di pressione, mezzo per divulgare notizie fasulle, influenzare il corso di una campagna elettorale o gli scambi in Borsa. È il mondo delle tre “w”, il WorId Wide Web, che ieri ha compiuto 20 anni. La rivoluzione ebbe il suo battesimo il 30 aprile 1993 negli uffici del Cern - Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare - di Ginevra; fattore decisivo, la volontà di mettere a disposizione la tecnologia senza rivendicarne i diritti.
IL “PAPÀ” del Web è Tim Berners-Lee, un ricercatore del Cern, che elaborò la piattaforma nel 1989 per favorire la condivisione di informazioni tra i fisici di università e istituti di ricerca. Fra le “teste d’uovo” esisteva un problema di comunicazione: i fisici usavano computer diversi e quando trasmettevano i dati delle loro ricerche, chi le riceveva era costretto spesso ad una conversione per “leggerli” sulla propria macchina. Al momento dell’ideazione, il World Wide Web rappresentava soltanto uno dei molti servizi disponibili su Internet. La semplicità d’uso e soprattutto la decisione di renderlo un servizio libero e senza diritti ne portò alla rapida diffusione, tanto da essere divenuto il più diffuso standard di trasmissione su Internet. Per celebrare l’anniversario della pubblicazione del documento che ha reso gratuita la tecnologia Web, il Cern ha avviato un progetto per ripristinare il primo sito della rete, che non era più in linea. Si tratta di una copia di ciò che aveva realizzato Berners-Lee su un computer NeXT. Sul sito http://info.cern.ch/ viene spiegata la filosofia che accompagna questa ricostruzione; offrire agli internauti la possibilità di guardare le schermate originali che spiegavano come curare il proprio server e leggere i documenti che si ricevevano dai colleghi.
ROLF HAUER sul sito del Cern sostiene: “Non c’è settore della società che non sia stato trasformato dalla invenzione, in un laboratorio di fisica, del web. Dalla ricerca al business, all’educazione, il web ha ridisegnando il modo di comunicare, lavorare, innovare e vivere. Il web è un potente esempio dei benefici della ricerca di base per il genere umano”. Un ruolo non indifferente lo ebbe Robert Cailliau, ingegnere belga che aderì al progetto World Wide Web (WWW) e divenne ben presto il primo fra i sostenitori, sforzandosi di trovare le risorse utili per proseguire l’iniziativa; a Berners-Lee e Cailliau si affiancò un gruppo sparuto di studenti che, lavorando con contratti a breve termine per contribuire al codice e ai protocolli, sviluppò il Web nei due anni successivi. Sul sito del Cern, la conclusione della storia ha come capitoletto finale il titolo “L’esplosione del web”. Il 30 aprile 1993 il Cern riuscì ad elaborare il codice sorgente di WorldWideWeb rendendolo disponibile; software libero. Gli internauti hanno contribuito con i propri server e siti. Alla fine del 1993 c’erano oltre 500 server conosciuti, e il WWW aveva inciso per l’1% sul traffico internet, che all’epoca sembrava parecchio. Il resto lo si quantificava con l’accesso remoto, la spedizione di email e il trasferimento di files. Venti anni dopo, sono circa 630 milioni i siti che possono essere visitati on line per le ragioni più diverse, dallo shopping al consulto di medicina, dalla lettura di notizie alla visione di video musicali, film e documentari. Il mondo, non solo quello delle comunicazioni, è cambiato per sempre.