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 2013  aprile 29 Lunedì calendario

Ilaria Leone, 19 anni. Cameriera da una ventina di giorni in una pizzeria di Castagneto Carducci, tranquilla località di villeggiatura sulla costa livornese, graziosa, viso da bambina, «sempre sorridente», appassionata di mare, musica tecno, piercing e animali, figlia di genitori separati, viveva in una casa popolare con la madre Rosaria Cariano e col fratello Mattia, 25 anni

Ilaria Leone, 19 anni. Cameriera da una ventina di giorni in una pizzeria di Castagneto Carducci, tranquilla località di villeggiatura sulla costa livornese, graziosa, viso da bambina, «sempre sorridente», appassionata di mare, musica tecno, piercing e animali, figlia di genitori separati, viveva in una casa popolare con la madre Rosaria Cariano e col fratello Mattia, 25 anni. La sera di mercoledì primo maggio, appena finito di lavorare, telefonò allo spacciatore Ablaye Ndoye, 34 anni, in Italia senza permesso di soggiorno, noto come individuo «violento», per comprare un po’ di hascisc. I due s’appartarono in un uliveto, a un certo punto lui le saltò addosso per stuprarla, lei si ribellò e allora l’uomo le strinse le mani attorno al collo finché non smise di respirare. Il cadavere, trovato la mattina dopo sotto un albero, da una che portava a spasso il cane, coi pantaloni e gli slip abbassati. Notte di mercoledì 1 maggio in località Piantone a Castagneto Carducci, neanche novemila anime in provincia di Livorno.