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 2013  aprile 29 Lunedì calendario

E BOCCIA SCHERZA: NUNZIA? IO QUI SOLO PER ENRICO —

Ieri mattina lei al Quirinale ci è arrivata guidando la sua automobile rossa. Lui l’ha seguita poco dopo, accompagnato da un taxi. Hanno cercato di separare i loro destini politici, ieri come sempre da quando si sono conosciuti. Inutilmente.
Anche ieri, come sempre, sono stati bersagliati dai fotografi. Lui ha scherzato: «Sono qui per salutare e congratularmi con il mio amico Enrico Letta». Lei era già entrata nel palazzo, pronta a giurare fedeltà alla Repubblica.
Lui ha sorriso ai cronisti: «Mettiamola così: sono venuto qui e ho preso due piccioni con una fava». Il cuore di Roma non era stato ancora macchiato di sangue.
Lei, Nunzia De Girolamo, 37 anni portati con la solarità e la bellezza della sua terra beneventana, è il nuovo ministro dell’Agricoltura, in quota Pdl.
Lui, Francesco Boccia, 45 anni, pugliese, è il braccio destro del nuovo premier Enrico Letta, eletto deputato nelle file del Pd.
Francesco e Nunzia sono i genitori della piccola Gea, ancora nemmeno un anno di vita.
Sono la coppia più chiacchierata di questo nuovo governo di larghe intese, troppo facile ironizzare sulla loro unione definendola «il matrimonio delle larghe intese», con questa compagine governativa appena nata è decisamente una coppia che se non ci fosse andrebbe inventata apposta. Erano in ballo tutti e due per una poltrona da ministro in questo governo. Lei l’ha conquistata. E adesso lui è in predicato per qualche poltrona che scotta, forse la presidenza di qualche commissione tra le più importanti del Parlamento.
In verità Francesco Boccia e Nunzia De Girolamo sono già stati anche la coppia più chiacchierata della legislatura appena terminata e sono state tante le parole che si sono spese per commentare la bella storia d’amore di questi due deputati che si sono conosciuti quando già militavano sui fronti opposti e che hanno tentato invano di proteggere la loro privacy evitando persino di incontrarsi alla buvette di Montecitorio per un panino ed un caffè.
Leggenda vuole che la scintilla tra Francesco e Nunzia sia scoccata in terra trentina, dentro quella vecchia centrale di Drò ora fuori uso, a pochi passi da Riva del Garda, proprio grazie al think net fondato da Enrico Letta, che si chiama appunto VeDrò.
Grazie a VeDrò è dal 2005 che in Trentino vengono organizzati raduni estivi rigorosamente bipartisan, all’insegna di dibattiti, incontri, gruppi di lavoro. E serate danzanti in riva al lago.
Al. Ar.