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 2013  aprile 28 Domenica calendario

LIBRI, FILM E FAN CLUB E’ BUSINESS PISTORIUS

A poco più di un mese dall’inizio del processo che stabilirà se Oscar Pistorius, il campione paraolimpico sudafricano, ha ucciso volontariamente la sua fidanzata, Reeva Steenkamp, o si è trattato di un tragico incidente, come continua a sostenere «Blade Runner», i riflettori mediatici sul caso non si sono affatto spenti.

Il «Time» gli ha dedicato una copertina dal titolo «Gunman», i magazine sudafricani sono pieni di interviste a qualsiasi personaggio che abbia una qualche connessione con la vicenda. E, poi, ci sono gli immancabili paparazzi, che, quotidianamente, cercano lo scatto che vale una stagione di lavoro. Attualmente una foto di Oscar Pistorius può arrivare a costare fino a 40 mila euro. Questo è l’ammontare offerto da una delle principali testate giornalistiche internazionali agli agenti di polizia, che, per primi, sono entrati nella casa del delitto e hanno scattato alcune immagini con i loro smartphone. Risultato: per evitare qualsiasi tentazione, i vertici della polizia hanno confiscato i cellulari dei poliziotti che lavorano al caso.

La drammatica vicenda dell’atleta con le protesi ha catalizzato l’attenzione pubblica internazionale e le prime ad aver intercettato l’interesse globale sono state le grandi case editrici, protagoniste di una gara al fotofinish per acquisire i diritti d’autore. A spuntarla è stata l’americana Pan McMillan che ha annunciato la pubblicazione del libro «Behind the Door: The Oscar and Reeva Story». Il volume, a cui stanno già lavorando due giornalisti sudafricani, Mandy Wiener e Barry Bateman, uscirà a processo terminato. Un’altra grande del mercato editoriale mondiale, Penguin, ha affidato a John Carlin, giornalista britannico e a lungo corrispondente dal Sudafrica, il compito di scrivere «The Oscar Pistorius story». Non poteva mancare una casa editrice sudafricana, così Zebra Press ha acquisito i diritti per il mercato inglese e del Commonwealth. Anche in questo caso, a processo terminato, pubblicherà «No More Heroes: Oscar Pistorius’s Fall from Grace» ad opera di Jacques Steenkamp (nessuna parentela con la vittima) e Gavin Prins. All’appello non poteva mancare la nuova frontiera del mercato editoriale, l’ebook, così Laurianne Claase, una delle principali giornaliste investigative sudafricane, battendo tutti sul tempo, ha realizzato «Pieces of the Puzzle: A guide to the Oscar and Reeva case».

Se le case editrici sono già al lavoro, Hollywood non sta certo a guardare. Negli studi di Los Angeles, sarebbero già pronti due copioni per girare un film sulla vicenda. Dalle prime indiscrezioni il ruolo di Reeva Steenkamp dovrebbe essere interpretato da Charlize Theron. L’attrice si identificherebbe perfettamentecon la vittima. Anche lei sudafricana e anche lei protagonista di una drammatica vicenda di sangue, essendo stata testimone oculare dell’omicidio del padre ad opera della madre, poi scagionata per legittima difesa. È, invece, ancora top secret il nome dell’attore che si calerà nei delicati panni di Oscar Pistorius. I rumors dagli Studios di Cape Town parlano di Ryan Gosling, fisicamente molto simile all’atleta sudafricano, ma che starebbe pensando ad un periodo di riposo per preparare al meglio il suo debutto in regia per il 2014.

Non potevano mancare i social media. Da qualche settimana su Twitter con l’hashtag #Pistorians è nato un gruppo di «cheer leader» virtuali, che difendono a colpi di tweet la causa di Oscar Pistorius.

Dal Sudafrica alla Germania, fino all’isola di Borneo, capitanate dall’inglese Laura Lambden, leader non ufficiale del gruppo, passano ore e ore twittando messaggi di conforto per il campione sudafricano. Ancora prima dell’inizio del processo sembra essere già tutto pronto, ma la pagina finale è ancora da scrivere. Oscar Pistorius sarà giudicato colpevole o innocente?