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 2013  aprile 29 Lunedì calendario

MA LA DEPUTATA GRILLINA CASTELLI "COLPA DEGLI INCIUCI DI PALAZZO"

«Stavo lavorando a Palazzo Marini assieme a dei colleghi. Parlavamo di fiducia e di bilancio quando ci è arrivato un sms: c’è una sparatoria davanti a Palazzo Chigi. Ci siamo precipitati di sotto».

Onorevole Laura Castelli che cosa ha visto?

«Il caos. Le ambulanze. La gente scappava. Era pieno di turisti. Il senso di panico era evidente. Io e alcuni colleghi volevamo entrare nella piazza. Ci hanno fermati».

Che cosa ha pensato?

«Per prima cosa ai feriti, ai carabinieri. Ragazzi come noi. Cittadini come noi. Anche ora penso che la cosa davvero importante sia esprimere solidarietà a loro e alle loro famiglie. Poi ho sentito un forte senso di disagio. Paura? Sì, non lo nego. Sono tornata a Palazzo Marini e ho cominciato a seguire la cronaca passo passo, trovando lo spazio anche per una prima analisi politica».

Qual è?

«Certe cose non succedono a caso. Stiamo vivendo un momento storico in cui la politica ha delegittimato la piazza».

Non le pare un po’ generico?

«Allora sarò più specifica. La sintesi di quello che sostengo la possiamo trovare nel discorso di insediamento del Presidente Napolitano. Dopo parole di quel genere è ovvio che il cittadino si senta sempre più estraneo alla scelte fatte dal Palazzo».

Mi faccia capire, se Preiti spara è colpa del Presidente?

«Dico solo che discorsi come quelli del Presidente rendono incolmabile la distanza tra i problemi reali delle persone e i comportamenti del Palazzo. Preiti non spara ai carabinieri perché ce l’ha con loro, ma perché vuole sparare a dei politici. Lo so che è un discorso duro. Ma è un discorso reale».

Veramente molti accusano Grillo e il Movimento 5 Stelle di alimentare lo scontro.

«Sono accuse che respingiamo con forza. Siamo schifati dalle strumentalizzazioni fatte da parti della malapolitica. Quelli che ora ci attaccano sono gli stessi che in gioventù scendevano per le strade contro le forze dell’ordine armati di mazze e di manganelli».

Parla di Gasparri?

«Non so se da giovane Gasparri usasse la mazza, ma quello che ha detto su di noi è inaccettabile. Non è il Movimento a seminare violenza. Ci sfottono per i banchetti che facciamo nelle piazze. Ma con noi la gente si ferma a parlare. Sa che siamo come loro. Persone normali. Vicine ai loro problemi perché sono anche i nostri».

Davvero è convinta che non dovreste abbassare i toni?

«Non li abbiamo mai tenuti alti».

Quando Grillo parla di golpe dopo la rielezione di Napolitano non sta alimentando un clima pericoloso?

«Noi teniamo calme le piazze, impediamo con la nostra presenza che esplodano. In Parlamento ci sono 163 di noi che sono persone oneste, pacifiche, senza precedenti penali, senza condanne, che si dannano l’anima affinché nonostante il muro che oppone la politica - il dialogo continui ogni giorno. Vogliamo solo un Paese migliore e più normale».

Non ha risposto: era giusto parlare di Colpo di Stato?

«Berlusconi lo aveva fatto due giorni prima e nessuno si era scandalizzato. In questo momento, evidentemente, fa comodo attaccare noi, che abbiamo come unico obiettivo l’informazione e l’attivismo sociale».

La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha detto: la disperazione della gente non può essere sottovalutata, la politica deve ricominciare a dare risposte.

«È vero. È un’analisi seria. Il compito del Palazzo dovrebbe essere quello di ascoltare gli italiani. Invece non solo non li ascolta, ma preferisce affidarsi agli inciuci. I cittadini così si sentono presi in giro. E di sicuro non sono più disposti a sentire scuse».

Si aspetta altri atti violenti?

«Mi auguro assolutamente di no. Sarebbe una follia».