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 2013  aprile 25 Giovedì calendario

COSA CAPITA SE BERLINO CI ANNETTE

Beppe Grillo chiede alla Germania di invaderci, e di salvarci da noi stessi. Lo aveva già scritto nel 2008, se non sbaglio, in un lungo articolo alla «Zeit», il settimanale più intellettuale che, non a caso, continua a uscire con il formato del vecchio «Espresso» su carta da quotidiano.

Ho incontrato Grillo l’anno scorso mentre era in tournée a Berlino, lo applaudirono anche i tedeschi non capivano neanche una parola del suo spettacolo. «Ma allora lei non vuole bene alla Germania se auspica che invadi l’italia», gli dissi, e lui rise.

Veramente l’idea non è tanto originale. Nel film «Il ruggito del topo» di Jack Arnold, un minuscolo ducato dichiara guerra agli Stati Uniti per ottenere gli aiuti yankee.

Non vidi il film con Peter Sellers, ma lessi il romanzo di Leonard Wibberley. Il Mereghetti sentenzia che l’umorismo della pellicola è datato. Sarà vero. Infatti, oggi, infatti, la proposta di Herr Beppe è irrimediabilmente seria. Sarebbe un bel guaio per Frau Angela occuparsi dei nostri guai.

Non ci sarebbe nemmeno bisogno di un’invasione. L’ex Regno delle due Sicilie potrebbe chiedere di entrare nel Bund, la Federazione, in base a un articolo della Costituzione, in quanto antico stato tedesco, come chiese la DDR dopo la caduta del «muro». In fondo a Palermo regnò un sovrano tedesco, o normanno, fa lo stesso, come Federico II. E la sua tomba, nella cattedrale della mia città, è sempre coperta di fiori freschi deposti da turisti teutonici, ex sudditi. Quando Goethe sbarcò sotto Monte Pellegrino si meravigliò che tutti gli chiedessero notizie di Federico. Lui equivocò, pensava che si interessassero di Federico II di Prussia, der alte Fritz, il vecchio Fritz. Poi gli spiegarono l’equivoco.

Ma cosa accadrebbe se l’Italia, o una sua parte, diventasse il 17simo Land della Federazione? I tedeschi hanno la virtù, o il difetto, di essere perfezionisti, a cominciare da loro stessi. Comincerebbero a disseminare di nanetti i nostri giardini, a partire da Villa Borghese, e cercherebbero di far rispettare il codice della strada. Abbiamo copiato da loro il sistema della patente a punti. Solo che, in Germania, li contano sul serio. Noi abboniamo. Una patente cattolica, ci si pente, si promette di non farlo più, si pecca di nuovo. Qui, hanno tolto il Führerschein anche alla papessa luterana, Margot Kässmann, per un bicchiere di Chianti, o forse un paio. In Italia, un ministro dell’agricoltura sostenne che il vino non ubriaca.

E le tasse? Hoeness, il presidente del Bayern che ha appena distrutto il Barcellona per 4 a zero, è stato arrestato, sia pure per qualche ora, perché aveva un conto proibito in Svizzera. Le squadre di calcio non possono andare in rosso, e gli arbitri fischiano anche contro i campioni, come se fossero daltonici. Gli evasori li pescano ovunque, e chi è colto in fallo (sul campo sportivo o nella dichiarazione dei redditi) paga pegno. Persino i presidenti della Repubblica.

Frau Angela comincerebbe dal basso, dalle cose facili almeno in apparenza, calcio e traffico, per poi passare all’economia e alla politica. In fondo, anche se non lo sappiamo, la Costituzione italiana è simile quella. E il codice civile e penale si ispira al Diritto Romano. Basterebbe non tradire lo spirito degli articoli, e non barare. Me la immagino Frau Doktor Merkel alle prese con i nostri azzeccagarbugli. Per lei valgono principi obsoleti: una legge non può essere retroattiva, la prescrizione non scatta se è cominciato il processo. I debiti si pagano, e i patti sono sacri. Una donna senza visioni, una casalinga che pretende di guidare il primo paese d’Europa, e cerca di migliorare il nostro. Non si capisce perché i tedeschi la amino, anche quelli che non votano per il suo partito. Chi ha una visione, chiude anche un occhio, o tutti e due.

Con la sua mania per i conti a posto rovina l’economia? Lei non ha mai detto di stangare i pensionati, ha la pretese di eliminare le spese inutili. Forse avrebbe l’ardire di chiedere che un assessore regionale, di qualunque regione, non possa guadagnare più di lei. Invidiosa? Da tedesca purosangue, continua a credere che nessuna economia possa migliorare a lungo termine grazie all’inflazione. Per Angela è un debito che viene fatto scontare alle classi più deboli e che premia gli speculatori. Non si vendono auto truccando i prezzi all’estero, ma migliorando la loro qualità.

Ultima follia della signora di Berlino, è ancora convinta che un politico non debba mentire, o non troppo. Lei ha vinto rivelando che avrebbe dovuto aumentare le tasse dopo la sua vittoria. E gli elettori apprezzarono la sincerità. E quando cambia idea, semplicemente chiede scusa e ammette: ho sbagliato. Non sostiene di essere fraintesa. Io temo che neanche Frau Angela riuscirebbe a migliorarci. Anzi, all’italiana, prima o poi, chiederebbe un lungo permesso per esaurimento nervoso.