Pierluigi Magnaschi, ItaliaOggi 25/4/2013, 25 aprile 2013
L’M5S HA PERSO IL 70% IN SOLTANTO DUE MESI
Visto che tutti i media, anche quelli che hanno le redazioni centrali altrove, sono concentrati, come uomini e mezzi, nei due chilometri quadrati del centro di Roma, per cui tutto ciò che succede nelle altre parti del paese, non viene considerato fin che non gli cade in testa, anche questa volta i media di ogni tipo hanno sottovalutato l’esito delle elezioni nella regione Friuli-Venezia Giulia (FVG). E ciò è avvenuto anche se questo evento politico ha fornito degli elementi clamorosi che meritano di essere analizzati attentamente.
Infatti, in FVG, il Movimento 5Stelle, a soli due mesi dalle precedenti elezioni politiche, ha perso ben il 72% dei consensi. Il partito di Grillo, quindi, non è arretrato (come si dice, di solito, in queste occasioni) ma è letteralmente precipitato nel vuoto in così poco tempo. Ha subìto infatti un tracollo che, oltretutto, è stato imprevisto e imprevedibile, visto che Beppe Grillo è stato l’unico politico nazionale che si è impegnato direttamente sul territorio, riuscendo a riempire all’inverosimile tutte le piazze nelle quali ha tenuto il suo discorso.
Questo tracollo vuol dire che l’elettorato, a due mesi dalle elezioni politiche, giudica negativamente l’operato del M5S a livello parlamentare e dimostra che il boom dei grillini, se non viene ridefinito e ricalibrato al più presto, rischia di sgonfiarsi con la stessa velocità con la quale esso era sinora cresciuto.
Ovviamente, la crisi del M5S non coincide con la contemporanea ripresa dei partiti tradizionali che sono stati anch’essi severamente bocciati dall’elettorato del FVG, dato che il Pd e il Pdl hanno anch’essi perso, in solo due mesi, il 40% dei voti. Inoltre, solo il 50% degli aventi diritti al voto ha esercitato questo suo diritto. Quest’ultimo dato conferma che l’elettorato continua a non avere più fiducia, non solo nei grillini (che sono stati colpiti più degli altri), ma anche nell’intera classe politica che continua a essere castigata.
L’ultimo dato significativo è che, anche se il Pd ha vinto, il Pdl è arrivato a una incollatura. I due grandi partiti nazionali quindi sono entrambi minoritari ed entrambi equivalenti.