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 2013  aprile 24 Mercoledì calendario

RIECCO GLI UOMINI DEL PRESIDENTE (TUTTI TRANNE UNO) —

Gli uomini del presidente tornano al loro posto. Meno uno. L’uomo che per 7 anni ha fatto da tramite fra Napolitano e la stampa: Pasquale Cascella, già giornalista all’Unità, già capoufficio stampa di D’Alema a Palazzo Chigi. Il flemmatico Cascella, il più giovane (61 anni) della squadra del Quirinale, aveva pensato al futuro e si era candidato come sindaco nella sua città, Barletta. Ieri ha confermato l’impegno, «per restituire a Barletta un volto moderno, civile e solidale». Bell’impegno, perché il suo partito, il Pd, si è diviso e ha tolto la fiducia al sindaco Maffei, eletto solo nel 2011. Da pochi giorni, poi, Giuseppe Tupputi (Udc) ha lasciato l’alleanza con Cascella e ha deciso di correre da solo. Vittoria tutta da costruire, insomma: alle elezioni politiche Grillo è arrivato primo, il centrodestra secondo, il centrosinistra solo terzo. Cascella ieri si aggirava nelle stanze del Quirinale, ripetendo: «Credetemi, sono fuori». Dicono, in quelle stesse stanze, che per ora il presidente farà senza «consigliere per la stampa e la comunicazione». Ma naturalmente già circolano ipotesi di successori, come Paolo Franchi, editorialista del Corriere della Sera autore di una biografia di Napolitano e di Federico Geremicca della Stampa, amico di famiglia. Gli altri della squadra sono tutti confermati, quelli che — ebbe a dire Berlusconi — «controllavano minuziosamente anche gli aggettivi» delle decisioni del suo governo. Il segretario generale Marra, il consigliere per la segreteria Guelfi, il consigliere per Affari giuridici e costituzionali Sechi, il consigliere diplomatico Stefanini, il consigliere per la Difesa, generale Mosca Moschin. Al loro posto anche le segretarie fedeli negli anni, le signore Viviane Schmit ed Elvira Oxilia. Manca Cascella. Fu proprio lui a dichiarare, a metà marzo, che Napolitano non si sarebbe ricandidato: «Questione chiusa», scrisse.
A. Gar.