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 2013  febbraio 28 Giovedì calendario

«BELLA CIFRA L’1,97%. MI HA CHIAMATO PURE RENZI» —

Brutta botta.
«Ma no...».
Dispiace.
«Guardi, io l’avevo messo nel conto...».
È dura crederle.
«E invece deve».
Mah.
«No, davvero, giuro: l’avevo messo nel conto di poter restare fuori dal Parlamento. Sapevo di rischiare. Chiunque abbia assistito a un mio comizio, ricorderà cosa dicevo...».
Cosa diceva?
«Che il sottoscritto, Guido Crosetto, se avesse voluto avere la certezza di essere eletto, si sarebbe candidato alla Camera. Invece avevo scelto il rischio di presentarmi al Senato. E sa perché?».
Perché credeva nel progetto «Fratelli d’Italia».
«Esatto... Però lei è ironico, e non deve. In un mese di campagna elettorale, con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa siamo riusciti a raggiungere l’1,97%. Mi sembra una cifra importante, per un partito nato una trentina di giorni fa, o no?».
Potevate turarvi un po’ il naso, come hanno fatto in tanti, e restare pure voi nel Pdl. Visto che risultato, il Cavaliere?
«Vede, se Berlusconi mi avesse dato retta, oggi il risultato del Pdl sarebbe probabilmente assai più netto e, ne sono certo, ci sarebbero anche stati i numeri per governare».
Lei disse...
«Mi faccia finire il ragionamento... Io consigliai a Berlusconi di fare un passo indietro e lanciare una nuova classe dirigente, invocai l’esercizio democratico delle primarie per provare a immaginare, così, un partito che fosse in grado di vivere anche senza di lui. Invece ha preferito esibirsi nella solita strepitosa campagna elettorale, disegnando le solite liste senza alcun valore meritocratico. Risultato: ha ottenuto un bel successo, ma non governa».
Com’è la storia delle liste?
«Beh, scusi, dico: che c’entrava candidare Minzolini in Liguria? Che ne sa Augusto della Liguria?».
Ci sono stai altri casi piuttosto clamorosi.
«Lo so bene, lo so... Prendiamo il Piemonte, che è il mio territorio. Ci ha spedito Elio Vito e la Calabria, Capezzone e l’ambasciatore Archi, tutta gente che in Piemonte, forse, c’era stata a sciare una volta... così si dimostra scarso rispetto per gli elettori...».
Tutto vero: ma, alla fine, è lui, il Cavaliere, ad avere ragione.
«Però Berlusconi non è eterno, credo. E io, infatti, suggerivo di pensare al futuro».
Ora confluirete nel Pdl?
«Ma scherza? Io, da ieri, sono il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia... io ci credo, accidenti, in questo progetto!».
I suoi ex colleghi l’hanno chiamata?
«Sì, ho ricevuto decine di telefonate. Fitto, Lupi, Alfano...».
Alfano cosa le ha detto?
«Era tristissimo».
E Lupi?
«Urlava: "Sei un pazzo! Lo sapevi che saresti rimasto fuori! Dovevi candidarti alla Camera, porca miseria!"... Comunque mi ha chiamato anche Renzi».
Però.
«Sì, è stato gentilissimo... mi ha invitato a Firenze per mangiare una bella bistecca. Tanto, chilo più chilo meno...».
Bisogna dimagrire e smettere di fumare. Ne fuma sempre 150 al giorno? Un paio di settimane fa, ha rischiato di lasciarci le penne...
«Mhmmm... lo so, lo so... devo dimagrire e smettere di fumare».
(Guido Crosetto — 49 anni, imprenditore — in Transatlantico era tra i deputati più brillanti e leali. Da sottosegretario alla Difesa, rifiutò la Maserati blindata, preferendo girare in Smart).
Fabrizio Roncone