Massimo De Angelis, Libero 17/11/2012, 17 novembre 2012
LA RADIO NON GRACCHIA PIÙ
[Addio Am/Fm: la rivoluzione parte dal Trentino. Con un segnale perfetto] –
Quante volte a ognuno di noi è capitato di accendere la radio e trovare il brano giusto per iniziare la giornata. Ti mette di buon umore, ma nel bel mezzo dell’ascolto arriva la «malvagia» interferenza, il segnale si perde e il tuo pezzo preferito scompare nell’etere. Ebbene, gaudente novella, tra poco tutto ciò sarà un ricordo, grazie alla rivoluzione digitale che sta per travolgere le «onde medie a modulazione di frequenza». Addio vecchia radio, oggi la nuova frontiera si chiama DAB, Digital Audio Broadcast, già sperimentata in passato dalla futurista BBC. Dopo lunghi anni le ricerche iniziano a dare frutti concreti, con una valida prospettiva futura che ripercorrerà un iter simile al digitale terrestre televisivo. La prima zona a sperimentare l’innovativo sistema sarà il Trentino, dove presto nascerà un’estesa area digitale radiofonica. Progetto pioneristico, accolto con grande entusiasmo dagli addetti ai lavori, anche perché il Club Dab Italia, associazione delle maggiori realtà private del Paese (Radio 24, Radio Deejay, Radio Capital, Rds, Radio 101, Radio Radicale e l’ecumenica Radio Maria) ha recentemente ottenuto l’autorizzazione per realizzare la prima rete radiofonica in toto digitale.
Ma venendo agli effetti pratici, cosa cambierà per gli ascoltatori? Innanzitutto gli oggetti attraverso i quali ascolteranno i programmi, ovvero i ricevitori. Quelli attuali, analogici, prendono i segnali dalle frequenze Am, e soprattutto Fm, mentre i prossimi riusciranno a catturare anche i segnali digitali. Il cambiamento garantirà una ricezione audio di qualità superiore, simile a quella di un cd, e priva delle attuali fastidiose interferenze. Se consideriamo che oltre il 70% dell’ascolto radiofonico avviene in mobilità (per lo più in automobile), e che la frequenza dell’emittente Dab rimane stabile con lo spostamento, è facile intuire la sensibile miglioria. E il futuro potrebbe riservare ulteriori sorprese, in quanto la trasmissione digitale, fornisce la possibilità di inviare ai ricevitori ulteriori dati e immagini, creando una sorta di «visual radio», che magari può essere sfruttata per le emergenze o per fornire informazioni sul traffico stradale.
La rivoluzione colpirà inevitabilmente anche gli apparecchi. Per riuscire a sintonizzarsi sulle nuove frequenze sarà necessario un impianto dotato di sistema ricevitore adeguato (DAB+), contraddistinto da un bollino di colore bianco che riporti la sigla Ard, Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia. Non resta che attendere gli eventi.