Marianna Baroli, Libero 17/11/2012, 17 novembre 2012
IL SENSO CIVICO DELLA LUCCIOLA: PAGA LA MULTA SENZA BATTERE CIGLIO
«Pagherò». La promessa, fatta da una prostituta di Salerno, non aveva attirato l’interesse dei vigili che l’avevano fermata e multata nel corso di uno dei tanti controlli anti prostituzione effettuati nella zona stadio Arechi per aver svolto attività illecita di meretricio.
Ma le forze dell’ordine e il Comune si sono dovuti ricredere su quella promessa a primo impatto dal valore nullo. La donna, infatti, una meretrice italiana, dopo la notifica della multa si è recata nella posta cittadina e ha saldato il suo debito con la giustizia.
Un fatto più unico che raro che ha lasciato di stucco tutti al comando dei vigili urbani di Salerno. La storia della «prostituta onesta», come è stata ora rinominata la donna dai cittadini salernitani, è avvenuta qualche mese fa ma è trapelata solo in questi giorni e ha immediatamente suscitato un clamore senza precedenti.
Sono molti infatti i controlli che vengono effettuati nel salernitano nel tentativo di combattere il fenomeno, sempre più crescente, delle prostitute in strada. La lotta contro il lavoro più antico del mondo, a Salerno, dura in modo intenso da ben tre anni. E in questo lasso di tempo sono oltre duemila le contravvenzioni anti prostituzione elevate durante attività delle forze dell’ordine.
Duemila sanzioni a cui corrispondono duemila promesse, mai mantenute, di altrettante donne che, colte sul fatto, ripromettevano di pagare il loro debito.
Tutte tranne una. La «prostituta onesta» colta in attività aveva promesso il pagamento. «Vorrei pagare la multa, datemi il tempo di andare alle poste», queste le parole dell’italiana ai vigili della municipale interessati nell’operazione. Detto fatto.
Un caso che è divenuto così il primo in una classifica ricca di multe, perché a Salerno, di ben duemila verbali, ora solo uno risulta pagato: quello della lucciola onesta di stadio Arechi.