la Repubblica 9/10/2012, 9 ottobre 2012
LETTERE
Ieri mattina, sull’autobus 81, direzione San Giovanni a Roma. Sale una signora, bella, ma parecchio in là con gli anni, molto truccata e con un’acconciatura stile Marilyn Monroe. Indossa un vestito azzurro a pois bianchi, scarpe in tinta e guanti bianchi di cotone. Non passa inosservata, sicuramente. Dopo essersi guardata intorno in cerca di un posto libero – è evidente, non è un’assidua frequentatrice degli autobus romani – si avvicina al ragazzo indiano seduto di fronte a me nei posti a quattro. “Scusa, permetti?”. Il tono è perentorio, il ragazzo si alza immediatamente. “Si usa anche nel tuo paese, non è vero?”. Cala il gelo. Il ragazzo non risponde, sorride imbarazzato, qualche compagno rimasto in piedi sghignazza. La signora intanto tira fuori una rivista e occupa praticamente tutto lo spazio vitale della sua vicina, costringendo quest’ultima a rannicchiarsi contro il finestrino. La scena avrebbe forse divertito Flaiano. La signora faceva di tutto per sembrare giovane, ma tornava vecchia quando saliva sull’autobus.
Paola Masini
Roma