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 2012  ottobre 09 Martedì calendario

L’ULTIMA GENIALATA: OBBLIGATORIE LE GOMME DA NEVE

L’ultima idea dell’Europa è geniale: obbligare tutti a montare pneumatici da neve. Avete capito bene: tutti. Anche chi vive a Pantelleria? Anche. Anche chi vive a Santa Maria di Leuca o nella piana di Agrigento? Anche. Anche chi vive dove l’unico ghiaccio che si vede per strada è quello delle granite alla frutta? Anche. Bruxelles non guarda in faccia a nessuno: quando parte per la tangente (e ogni riferimento alle tangenti è puramente casuale) diventa inflessibile. Sarebbe capace di imporre l’obbligo di anabbaglianti alle lucciole e il divieto di transito per i san bernardo, a meno che non siano depilati. Figurarsi se si nega un piacere miliardario a Pirelli e Michelin.
È stato calcolato, infatti, che l’obbligo di pneumatici da neve porterebbe nelle casse sgonfie dei produttori di gomme circa 2 miliardi di euro. Per questo a Bruxelles pensano di approvare il provvedimento entro fine anno: loro ci tengono molto a Babbo Natale. In compenso, come al solito, toccherà alle famiglie pagare: 600/700 euro ciascuna come minimo, ma se le auto sono di più si aumenta in un amen. Però, sai la soddisfazione: girare per le vie di Reggio Calabria con la Punto a pneumatici chiodati, farsi un giro sulla spiaggia di Taormina sgommando con le Continental antineve, attraversare la dorsale Trapani- Mazara del Vallo con un’attrezzatura degna dei ghiacci del Nord… Del resto, bisogna obbedire sempre all’Europa, no? E allora avanti, spendete e abbiate fiducia. Vedrete quest’anno, per decreto di Bruxelles, a Lampedusa nevicherà come a Courmayeur.
Vi pare strano? Ma no. Non più di altri cavolini (e cavolate) di Bruxelles. L’Europa, purtroppo, ci ha abituati alle sue bizzarre decisioni. Da anni cerca di convincerci che l’aranciata si fa senza arance, il cioccolato senza cacao e il vino senza uva (ma con i trucioli). Vieta la frittura di paranza, ma autorizza a far la mozzarella senza latte, pretende di stabilire con apposito disegno di legge lo standard europeo dei preservativi e degli sciacquoni (memorabile il titolo del Sun che accolse questa proposta: «God Save the Wc»); ci spiega che un cetriolo non è un cetriolo se non disegna un arco di 10 millimetri e i carciofi decadono dalla qualifica di carciofi se non hanno una «sezione equatoriale» di almeno 6 centimetri (che può scendere a 3,5 centimetri ma solo per le varietà Poivrade e Bouquet); fissa con appositi regolamenti che «una noce vuota per essere considerata vuota dev’essere vuota» e che «i lupini dolci sono quelli che non sono amari»; discute l’abolizione delle parole ettogrammi, quintali, calorie, anni e mesi (un contratto di affitto? Non si sigla più per 4 anni ma per 1.461 giorni. Due etti di prosciutto? Non si può più dire), propone l’obbligo della cintura di sicurezza per chi viaggia su autobus e il crash test per i pedoni (unico dubbio: come si fa? Si buttano le vecchiette contro i muri a tutta velocità?). Incerta anche la decisione europea sui vasteddi di capra: a Bruxelles si sono riuniti per mesi a porte chiuse senza riuscire a stabilire come cucinare la milza e soprattutto che fare del cervello. Sgomento negli uffici europei: «Cervello? What’s cervello?». In effetti: mai che a nessuno, lì, venga in mente di usarlo…
Siamo da tempo entrati nella neurozona, e lo sappiamo. Come stupirsi, allora, dell’obbligo di pneumatici da neve? La norma è già in vigore in Lussemburgo, dove fa piuttosto freddo e dunque può avere un senso. Sarà presto estesa in Polonia e Belgio, e fin lì ci siamo ancora. Ma il colpo di genio è uniformare con la Michelin chiodata l’intera Europa, da Capo Nord a Capo Passero: l’obbligo anti-gelo uguale per tutti, anche dove il gelo lo si vede al massimo nei film di Natale. Vi pare una follia? Ai produttori di pneumatici no. Con il mercato dell’auto che ristagna, i profitti sono a rischio. E i ricambi invernali, al contrario, assicurano margini di guadagno assai elevati. Per cui, attenti: se la crisi dura ancora un po’ la lobby sarebbe capace di imporre l’obbligo di chiodate anche alle biciclette, tricicli compresi, e ai passeggini. E se altri capiscono che la strada è aperta, chi li ferma più? Siamo pronti al peggio: arriverà l’obbligo di usare la slitta da neve pure alle Tremiti? Imporranno tuta e guanti da sci per passeggiare a Mondello? Le racchette di neve per salire al Vomero? In effetti non avrebbero tutti i torti: diktat dopo diktat, follia dopo follia, un grande gelo sta scendendo sull’Europa. Le auto con le gomme chiodate, se non altro rimarranno saldamente in carreggiata. Sono i cittadini che, avanti di questo passo, rischiano di sbandare.