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 2012  ottobre 10 Mercoledì calendario

LO STREGONE DI NOME NEWTON

Newton è stato fra i padri della fi- to i suoi successori fisici a contorsioni legame organico. A ben guardare quesica moderna, ma era anche un verbali un po’ faticose per spiegare sta spiegazione non spiega niente, si liappassionato di alchimia (cioè l’apparente contraddizione di una per- mita ad accostare e constatare. Ma è della magia perseguita manipolando sonalità così sfaccettata. proprio così? Non c’è altro da dire? sostanze «nobili» e «vili») e di altre di- Queste cose sono state sviscerate In un campo diverso dalla fisica, Clark, autore di libri di storia della menta Clark - aveva una marcia in scipline esoteriche piuttosto imbaraz- per decenni da molti libri. Chi vuol sal- cioè la scienza politica, nel Cinquecen- scienza, propone un’analisi struttura- più: poteva pescare nell’esoterismo il zanti per uno scienziato, se considera- vare l’immagine di Newton come to Jean Bodin ha gettato le fondamen- le anche per il rapporto fra i «due» concetto di «influenza» fra gli astri e te alla luce dei tempi nostri. L’autore scienziato e come campione del trion- ta dello Stato come istituzione razio- Newton. Il Newton fisico pensava che concepire l’ipotesi di lavoro dell’aziodella teoria della gravitazione credeva fo della razionalità nell’età moderna nale negli stessi anni in cui pubblicava i corpi si attraessero per gravità. Ma ne a distanza che ha retto per due senell’esistenza degli spiriti e pubblicò osserva che lo stesso Newton era so- manuali su come e perché bruciare le questo come poteva avvenire? Non coli. Discorso analogo vale per il conun saggio in cui parlava di laghi di fuo- speso fra due epoche, si portava die- streghe. Anche qui schizofrenia? No, era ancora nota la meccanica di Ein- cetto fisico di «forza», che, secondo co dove bruciano i dannati. Vada per tro la zavorra di molto oscurantimo e il politologo Giorgio Galli ha spiegato stein, con i campi che deformano lo Clark, ricalca quello ermetico di «spila teologia, perché la fede in Dio non è di molto Medioevo. Di questo si tratta- che c’era un legame organico fra le spazio; perciò Newton era costretto a rito». Nota bene: la tesi di Clark non è certo un fatto raro fra gli scienziati, rebbe, cioè di una specie di schizofre- due cose. Troppo facile limitarsi ad ac- immaginare un’«azione a distanza», che la fisica moderna si sia evoluta dalma il tempo (troppo), speso da nia. C’erano due Newton, è la tesi. Fra costarle e dire che non hanno niente a ipotesi che oggi sappiamo essere sba- l’alchimia, ma che solo una mente avNewton ragionando attorno alla pie- l’aspetto esoterico e quello scientifico che vedere una con l’altra. gliata, ma che era problematica anche vezza ai concetti dell’esoterismo tra filosofale e ai fantasmi ha costret- della sua opera non esisterebbe alcun Ora il saggista britannico Stuart nel suo tempo. Però Newton - argo- avrebbe potuto concepirla.