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 2012  ottobre 10 Mercoledì calendario

BONIFICI DALL’ESTERO SUI CONTI PERSONALI DI MERCADANTE

Ho scoperto del tutto casualmente che era stato venduto il terreno confinante la casa di Pietra Ligure e anche il nostro terreno di calcio...Io ero indignata per la scelta presa, perché il campo di calcio era importante per quella struttura... ciò significa proprio non tener conto delle esigenze dei bambini». Dovrebbero vergognarsi. Basta leggere le testimonianze dei funzionari comunali chiamati in Procura a raccontare le attività del loro ex dirigente Patrizio Mercadante, per scoprire quali erano i reali interessi dell’assessorato «scuola e famiglia» della giunta Moratti. Non certo i bambini, in nome dei quali vennero fatti generosi stanziamenti pubblici agli amici «della cerchia» di Mercadante, ex preside di scuola per geometri serale, salito di grado fino ad occupare una delle poltrone più pesanti del Comune di Milano, dopo aver svolto alcune collaborazioni con il ministero dell’Istruzione proprio quando a capo del dicastero c’era Letizia Moratti. Insomma, un uomo di lungo corso nel sottobosco della politica, in grado di determinare le fortune di alcuni e le disgrazie di altri. Come per esempio l’appalto da 30 milioni di euro per la gestione e la ristrutturazione delle case vacanze di Cesenatico e Pietra Ligure, fatto vincere da Mercadante all’amico Dario Zambelli, come lui proveniente dalle file della Cisl e che «solo un mese prima dichiarava pacificamente al Comune di Milano di non essere in possesso dei requisiti».

Dal provvedimento di richiesta degli ordini di custodia cautelare della Procura, emerge che anche l’ex assessore Mariolina Moioli, che ieri esternava tutto il suo stupore per l’arresto del «fedelissimo» funzionario, sarebbe stata ben al corrente delle attività illecite di Mercadante. In un’intercettazione tra il dirigente e un funzionario scolastico provinciale, Antonio Lupacchino, Mercadante, commentando nel marzo scorso le prime notizie giornalistiche uscite sull’inchiesta, si lamenta del suo assessore che ne prende le distanze: «La Mariolina sta incazzata, perchè il problema è suo oltreché mio, io tutti i progetti che li ho fatti sono tutte persone sue...Lei secondo me sbaglia quando dice: “Non ne so niente!”...Cazzo, come non ne sai niente? eh? Sai...Mariolina, le cose stanno in questa maniera! Attenta che...cioè, io ho fatto le cose per bene! E lei risponde “Ah...io non ne so niente, avete fatto tutto voi!...Non so niente”...Io dico, tutte le persone con cui ho fatto le cose...eee, so tutte sue amicheeee...presentate da lei...». In tutto, calcola l’accusa, ammonterebbero a tre milioni di euro i finanziamenti «irregolari» concessi agli amici della «cerchia» per un proficuo scambio di favori, comprese le case dell’Istituto dei Ciechi da affittare a prezzi di saldo. In tutto, 10 persone, come risulta da uno schema compilato dagli inquirenti: «Carmela Madaffari (direttore centrale assessorato Moioli, la figlia affitta casa dall’ Istituto dei Ciechi); A. Alessio (figlia di Madaffari, ottiene un incarico nella Fondazione Adolfo Pini, locataria di un immobile dell’Istituto dei Ciechi); Mariolina Moioli (nomina Mercadante direttore dei servizi minori e giovani, assume Pezzoli come dirigente servizi nella sua segreteria. Inoltre la figlia è affittuaria dell’Istituto dei Ciechi»); Giulia Pezzoli (concluso l’incarico con il Comune viene assunta da Fondazione Pini per progetto “Uno sguardo sulla città”»); Callarotti (del settore minori, appartiene allo staff di Mercadante); Antonio Picheca (viene nominato commissario straordinario della Fondazione Pini da Lombardi. Dà una consulenza a Mercadante pagata 20 mila euro. Dà appartamenti in locazione, assume presso la Fondazione Pini, segue la campagna elettorale della Moioli, dà incarichi a Callarotti e Alessio); il prefetto Gian Valerio Lombardi (suo figlio affitta un appartamento dall’Istituto dei Ciechi. Lui si attiva, su richiesta di Picheca, per trovare impiego migliore a Mercadante); Giusina Faranda (amica di Mercadante, riceve pagamenti dalla Fondazione Pini per prestazioni inesistenti»); Sciolti (riceve denaro per prestazioni inesistenti. È nipote di Mercadante)». Nello schema i più collegati sono ovviamente Moioli e Mercadante a loro volta assai legati ad Antonio Picheca, segretario generale dell’Istituto dei Ciechi finito in carcere l’altro ieri e quindi al Prefetto Lombardi, che dovrà probabilmente chiarire il suo ruolo davanti ai magistrati.

Scrivono i Pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella: «È indispensabile considerare che i fatti fin qui descritti non rappresentano che la punta dell’iceberg di un presumibile piano di finanziamenti illeciti erogati dall’ufficio di Mercadante, verosimilmente su indicazione dell’assessorato di riferimento, tutti perpetrati con le medesime modalità criminose...». Mercadante infatti, quando domani verrà interrogato dovrà spiegare, ad esempio, da dove arrivano e per quale motivo, le decine di bonifici da conti esteri sul suo conto personale, dai 7.000 euro fino a 123 mila. Allo stato comunque l’ex assessore del Pdl Moioli non risulta indagata anche se, nei provvedimenti, è scritto chiaramente che Mercadante si occupava anche dei conti delle campagne elettorali.