Sergio Pennacchini, la Repubblica 6/10/2012, 6 ottobre 2012
IL TABLET COME LA TV LE APPLICAZIONI DIVENTANO SERIALI
Le applicazioni diventano seriali, come i fumetti o gli show in tv. Non più software usa e getta, ma canali digitali con episodi nuovi che escono regolarmente e direttamente dentro l’app. O almeno è questo che sta tentando di fare la Marvel, la casa editrice dell’Uomo Ragno e degli X-Men, colosso acquistato dalla Disney tre anni fa per quattro miliardi di dollari. «La struttura a episodi è perfetta per gli smartphone e i tablet. Agile, breve e facilmente sacrificabile», spiega T. Q. Jefferson, vice presidente della divisione games della Marvel e responsabile del progetto
Avengers: The Initiative,
appena uscito per iPad e iPhone. Basato sull’omonimo albo del 2007, illustrato da Stefano Caselli, trae ispirazione dal film di Joss Whedon che ha incassato nel complesso oltre un miliardo e mezzo di dollari. È una delle prime vere “serial app”: si paga una volta sola e si ottiene il diritto di scaricare le nuove puntate quando escono. In questo modo la app resta viva e continua ad attirare il pubblico. Non si tratta di semplici aggiornamenti, ma di episodi del tutto nuovi che in questo caso narrano le avventure di Thor, Hulk, Capitan America e Iron Man in forma di videogame. Che il progetto non sia uno scherzo, lo dimostra il coinvolgimento della casa di sviluppo Wideload, fondata da Alex Soropian. Uno dei creatori di
Halo,
saga per console da oltre 43 milioni di copie. «Initiative
è uno dei titoli più ambiziosi su cui abbia lavorato», continua Jefferson. «Ha richiesto quasi due anni di lavoro. Lasso di tempo enorme per una applicazione».
Non è la prima volta che si tenta la strada dei contenuti digitali a episodi. Ma con l’avvento delle app, un modello di distribuzione che fino a ieri stentava a prendere piede, è diventato possibile. Naturale evoluzione dei fumetti, seriali per definizione, e dei telefilm. O di tutti e due messi assieme. Come
The Walking Dead,
videogame- fumetto in cinque episodi tratto dalla graphic novel di Robert Kirkman (da cui deriva anche la serie tv) che in due settimane è stato scaricato un milione di volte. Gli autori, il team della Tell Tale Games, sono stati tra i primi a credere nelle serial app con
Law & Order Legacies
per iPhone e iPad uscito a fine 2011. E se le app s’ispirano ai fumetti e diventano seriali, i fumetti fanno il percorso inverso. Basta dare un’occhiata a
Brandon Generator,
storia a strisce altamente interattiva da poco lanciata sul Web: c’è la voce narrante, musica, effetti sonori e la possibilità di interagire, anzi intervenire, con un semplice clic del mouse. Idea simile alla filosofia della Madefire, casa editrice di fumetti evoluti per dispositivi Apple.
Ma c’è un passo ulteriore, ovvero il legame che si sta creando fra piattaforme diverse.
Initiative è infatti nato su Facebook sotto il nome di
Avengers Alliance,
con il quale condivide ambientazione, protagonisti, punteggi e abilità dei personaggi. Giochi sul social network e quel che ottieni lo porti dentro l’app su iPad. Tanto che c’è chi teorizza un futuro di contenuti senza più limiti. Come Phil Harrison, uno dei grandi guru del mondo digitale, ex vice presidente di Sony ora passato alla Microsoft. «L’idea è creare un’unica esperienza, capace di vivere ed evolvere su dispositivi differenti in comunicazione fra loro», racconta. «Vedremo cose incredibili in questo senso, fra appena due o tre anni».