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 2012  ottobre 09 Martedì calendario

GIÀ IN AGOSTO IL PRIMO COLPO DI FRENO

Pubblichiamo ampi stralci della lettera che il ministro del Lavoro aveva inviato il 7 agosto a Silvano Moffa, presidente della commissione Lavoro, dove stava per essere esaminato il testo unificato del Ddl che modifica la riforma delle pensioni e amplia la platea degli esodati
Vasto consenso
«Nella seduta odierna è previsto l’esame degli emendamenti al testo (emendamenti che per la maggior parte sono volti ad ampliare ulteriormente il novero dei lavoratori per cui operano le salvaguardie di cui al comma 14 dell’articolo 24 del cosiddetto decreto "salva-Italia" e successive modifiche). Devo prendere atto che sul disegno di legge in questione converge un vasto consenso da parte delle forze politiche e che giungono numerose sollecitazioni per un suo celere iter, anche nell’imminenza della pausa estiva».
Sforzi già compiuti
«Ma se da un lato il governo deve certamente dare atto della notevole importanza sistematica e sociale delle questioni sottese al disegno di legge in questione, per altro verso lo stesso governo chiede che venga riconosciuto il grande sforzo sin qui profuso per affrontare con misure concrete i problemi sul campo, anche attraverso l’utilizzo di ingentissime risorse economiche, nell’ordine di svariati miliardi di euro».
Scelte da ponderare
«Il governo è comunque consapevole del fatto che si tratta di una questione, peraltro in divenire, per la quale è necessario effettuare sforzi ulteriori». «D’altra parte esistono alcuni elementi oggettivi che sconsigliano l’adozione, in questa fase, di scelte non adeguatamente ponderate. Al riguardo, segnalo la necessità di un lavoro collegiale da parte dei vari ministeri coinvolti (in primis: il ministero dell’Economia e delle finanze) e l’opportunità di calare le ulteriori misure che dovranno essere adottate in materia pensionistica nel delicato quadro congiunturale che attualmente interessa l’Italia».
Stabilità finanziaria in gioco
«Ritengo altresì che occorra fare ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che, se non adeguatamente comprese anche in sede internazionale, potrebbero avere l’effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria sin qui profusi dal parlamento, dal governo e dal paese».
Il gruppo di lavoro
«Segnalo, inoltre, che è stato costituito un gruppo tecnico di lavoro (cui partecipa l’Inps e i ministeri vigilanti) il quale sta valutando le varie opzioni sul campo e tutte le relative implicazioni tecniche, giuridiche e finanziarie».
La richiesta di rinvio
«Ritengo quindi che esistano le condizioni per chiedere alla commissione, nel reciproco senso di piena cooperazione e nel riconoscimento dei reciproci sforzi sin qui compiuti, un congruo differimento dell’esame del disegno di legge in questione, che stimerei nell’arco di un mese. Chiedo quindi un Suo autorevole intervento nei confronto della Commissione da Lei presieduta affinché l’esame del Ddl AC 5103 venga differito all’inizio del mese di settembre».