Marco Belpoliti, la Stampa 8/10/2012, 8 ottobre 2012
BENTORNATA CALLIGRAFIA
La calligrafia è di moda. In molte scuole elementari le maestre e i maestri hanno messo in programma ore di «bella scrittura». Si ritorna a insegnare l’arte calligrafica. Forse la rinnovata popolarità dipende dal fatto che alla base del successo di Steve Jobs c’è stato un corso di calligrafia, frequentato da studente, o piuttosto ci si è resi conto che in un’epoca in cui tutti, o quasi, sanno scrivere, a causa dell’uso del computer, dei cellulari, degli Smartphone, pochi scrivono in modo leggibile: sgorbi, scarabocchi, ghirigori. Da qualche anno esistono poi corsi calligrafici per gli adulti, un’arte sofisticata che si è diffusa come altre attività in cui sono implicate sia le mani che gli occhi.
La scrittura è parente della danza, dicono i calligrafi, e pertanto è un’attività che implica senso dello spazio, del ritmo, dell’azione, e persino delle pause, tutte cose che in molti cercano attraverso pratiche del corpo come lo yoga. Inoltre, è considerato raffinato scrivere a mano i biglietti d’auguri, per i compleanni o a Natale, decorare con la propria calligrafia le buste. Dopo lo strapotere delle macchine per scrivere e dei computer, con annesse stampanti, dopo lo scialo di caratteri e font del decennio scorso, si torna a questa attività, sia tra i grandi che tra i piccini. Scrivere non è per nulla facile. Prima che il bambino possa compiere i gesti adatti, deve raggiungere una raffinatezza del gesto che matura solo intorno ai quattro-cinque anni. Tra l’omero e il polso, ricordano gli ortopedici, ci sono ben 29 ossa che devono coordinarsi in modo perfetto per ottenere un buon risultato. Tutti noi siamo passati attraverso le difficoltà dell’apprendimento della «calligrafia», in particolare chi ha imparato a farlo nell’epoca dei pennini e dei calamai, scomparsi dalle aule all’inizio degli Anni Settanta, destreggiandosi tra macchie e carte assorbenti. Ora si ricomincia con la stilografica dopo decenni di biro e Bic. L’inchiostro è il segno del ritorno all’antico? O solo di un piccolo fenomeno vintage? O, ancora, è un segnale autarchico nell’epoca del calo inesorabile dei Pil? Penso piuttosto che stia tornando di moda il «fare bene», e l’accuratezza della calligrafia è un buon antidoto al dilagare della App. Fateci fare ancora qualcosa da soli, possibilmente a mano!