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 2012  ottobre 08 Lunedì calendario

Vatti a fidare di tua sorella Appena può ti fa le scarpe - Quella che... sfogli una rivi­sta, la guardi, la scambi per l’attrice spagnola più famosa del mondo (ma poi scopri che ha solo il suo stesso cognome)

Vatti a fidare di tua sorella Appena può ti fa le scarpe - Quella che... sfogli una rivi­sta, la guardi, la scambi per l’attrice spagnola più famosa del mondo (ma poi scopri che ha solo il suo stesso cognome). Quella che... guarda, è bellissima, ed è la sorella di una super top model: ma devono averla scambiata in culla appena nata, perché pro­prio non le somiglia. Le sorelle vip? Non sono tutte come quelle di Cenerentola. Né perdono tem­po a tramare alle spalle di quella più affermata, più ricca, quella che è venuta fuori prima; come fa­ceva la sorella di Whitney Hou­ston in Guardia del corpo : «La odio. Vorrei che moris­se. Lei ha tutto». Ai fratelli-coltelli, rispondono le sorel­le- modelle. O quelle delle grandi attrici, che, con un serafico sodalizio, spianano la strada del successo alle consanguinee, spesso più giovani. Spesso più attraenti, ma certo non perico­lose per il loro succes­so. L’exploit delle «pa­renti strette » l’ha inau­gurato senz’altro il la­to B di Pippa Middle­ton: la vera protago­nista delle nozze rea­li d’Inghilterra, la cognata con le natiche più sferi­che della corona, e sicuramente più fotografate. Ma anche Mónica Cruz - sorella goccia d’acqua di Penélope - non è tra quelle che si tirano indietro. Gli oc­chi neri e ma­gnetici co­me tizzo­ni, il bron­cio sensuale di famiglia, Mónica, già controfigura di Penélope al ci­nema, si lascia confondere con la sorella più famosa, in uno spot te­levisivo tormentone. Chi delle due è quella che indossa i baffi? E, se a guardare Laetitia Casta si sarebbe detto che madre natura non avrebbe mai bissato il capola­voro, eccoci smentiti: e proprio in casa sua. La sorella Marie Ange, 22 anni, da aspirante insegnante si è convertita allo spettacolo: «Mia sorella Laetitia mi ha presen­tato alla sua agente. Poi la griffe Mango mi ha scelta come model­la e la mia carriera è decollata». Non tutti sanno che anche la Pfeif­fer ha una sorella prestata al cine­ma. Eterea e raffinata come lei: un nome (Dedee) che sembra uscito da una nenia. Oggi però è una psi­cologa forense. La sorella di Alena Seredova, la giovane Eliska, esce da una campagna pubblicitaria a tutto bikini. I suoi progetti? Come da tradizione di casa, per adesso, le passerelle. E sul curriculum c’è già un immancabile calendario. Lolite si nasce. Poi si cresce. E quando l’apice del successo e la maternità sono arrivate, si sguin­zagliano le sorelle minori. Così la ex lolita del pop più famosa del mondo, Britney Spears, cede il passo alla piccola Jamie Lee. Le sue specialità? Per adesso, i ruoli di protagoniste in alcune serie tv. A far parlare di sé c’è perfino la so­rella di Elle Macpherson, alias «The Body». Mimi Macpherson fa l’attrice, ma ha trovato riflettori e tabloid per un sexy-tape fatto in ca­sa. Oggi è un’impegnata ambien­talista. Ornella Muti, una volta, aveva un altro cognome. Lo stesso della figlia Naike. Lo stesso della sorella, Claudia Rivelli. Bellissi­ma, secondo alcuni più bella di lei: simili occhi color fiordaliso, le linee delicatamente perfette di un viso che declinava tutte le storie d’amore possibili, formato fotoro­manzo, negli anni Settanta. E le Kessler non sono le uniche gemel­le dello spettacolo. Gisele Bun­chen, stella della moda, ha una ge­mella monozigote che, addirittu­ra, ha avuto una gravidanza in per­fetta contemporanea con lei. Quando si dice simbiosi. La sorellina. Quella che era sem­pre lì, un bocciolo che calcava le tue orme e sognava di riempire col suo petto i tuoi vestiti eleganti. Non te l’ha mai detto, che il suo ter­mine di confronto irraggiungibile eri solo tu, anche quando per il mondo eri un anatroccolo amorfo e un nome che non dice nulla. E og­gi, dal primo piano in copertina, la tiri fuori dal cilindro. Sì, non è più un segreto: in famiglia siamo tutti stupendi e ci piace così. E se pro­prio qualcuno deve farmi le scar­pe, tanto vale che sia quella con cui ho condiviso l’armadio.