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 2012  ottobre 06 Sabato calendario

Altro che «mal di testa» Ora sono le donne ad avere il chiodo fisso - Cristiano Gatti E adesso vediamo se si vergo­gnano un po’ loro

Altro che «mal di testa» Ora sono le donne ad avere il chiodo fisso - Cristiano Gatti E adesso vediamo se si vergo­gnano un po’ loro. Noi animali del pianeta uomo abbiamo vis­suto dall’alba dei secoli con il senso di colpa, felici eppure un po’ imbarazzati, per via di que­sta pessima fama di gente che va in giro con un chiodo fisso pian­tato in fronte. Stranezza dei fe­nomeni naturali: anziché avver­tire noialtri dei potenti mal di te­sta, regolarmente questi dolori lancinanti affliggono loro, pove­re gioie, le virtuose del pianeta donna, soprattutto quando cala la sera e i mariti rincasano con strane idee (in certi casi, l’emi­crania femminile è davvero im­pietosa: non dà mai tregua, ora­rio continuato, 24 su 24). Pare però che qualcosa stia cambiando. Ci sono segnali di speranza, risulta che questi in­validanti dolori stiano rallentan­do la presa. Qualche università americana deve aver trovato il vaccino. Oppure è l’evoluzione della specie. Resta il fatto che nel complicatissimo mondo femmina stanno registrandosi miracolose guarigioni. Ovun­que, sempre più spesso, sempre più gioiose. La tendenza è ine­quivocabile. Negli ultimi week­end, il film capace di fare il botto ai botteghini non è l’ultimo di Checco Zalone, ma Magic Mike , opera concentrata sugli spoglia­rellisti uomini. Segnalate nelle sale schiere di babbione, mam­mine, fidanzatine, lo stesso gruppo sociale che nelle genera­zioni precedenti ci portava al ci­neforum per le retrospettive sui registi armeni, o se era in vena di luci rosse ci proponeva Love Story e il Tempo delle Mele . E vogliamo parlare del feno­meno editoriale di questa torri­da estate 2012, con tutte quelle donne sulle sdraio in concentra­ta lettura di un capolavoro epo­cale come Cinquanta sfumatu­re di grigio (sempre che fossero cinquanta, sinceramente non ri­cordo bene, potrebbero essere pure sessanta o settanta). Parlia­mone. Nessun pudore, nessun rossore d’altri tempi,zero imba­razzi: le porcellate della James (pseudonimo di una mente a dir poco creativa) hanno liberato per mari e per monti le fantasie sepolte da secoli di sessualità re­pressa, spazzando via come un ciclone i tabù e le inibizioni, dif­fondendo rapidamente per il mondo tutta una moltitudine di nuove e temibili allupate. E parliamo pure dell’ultima moda, segnalata dalla sociolo­gia più attenta, delle signore per così dire non più tanto giovani, per dire meglio decisamente de­crepite e incartapecorite, che per invecchiare bene, o invec­chiare meno, o per togliersi le soddisfazioni trascinate tutta una vita accanto al cumenda, con l’eredità si regalano il gio­cattolo più divertente, definito toy boy , cioè il ganzo di trent’an­ni più giovane, per farne cosa nemmeno oso immaginare. E parliamo per completare il quadro anche di business, per­ché in questa tragica recessione globale le più autorevoli ricer­che di mercato segnalano in con­trotendenza i boom di vendita dei sex-toys per signora (anche in farmacia, maneggiare con cu­ra), nonchè del turismo sessua­le per le pari opportunità: i co­niugi partono insieme verso i Ca­raibi, qui il marito vira verso Cu­ba, mentre la signora devia ver­so la Giamaica, terra promessa di tutte le fantasie erotiche (si fanno gli occhi con Bolt ai Gio­chi olimpici, poi partono per al­tri giochi). Basta, non ce la raccontano più. È ufficiale: adesso il chiodo ce l’hanno loro. Per schermirsi, raccontano in giro che comun­que non è la trucida perversione da maniaci sessuali insita nei bassi istinti di noi uomini, tutti uguali, tutti maiali: loro lo fanno con ironia, per ridere, senza ma­lizia. E allora: se sono così in vena di ridere, a parti finalmente in­vertite, provino adesso che bel divertimento tornare a casa la sera con strane idee, cariche co­me tigri, e ritrovarsi al di là della porta un amore d’uomo con un mal di testa terribile, scusa, l’aspirina non è servita a niente, ho solo voglia di andare subito +a dormire. *** E pure le brave ragazze vogliono «farlo strano» - Nino Materi Antonellina Clerici for president! Giù il cappello dinanzi a chi - in risposta a una domanda sul suo rapporto col calcio -confessa orgogliosa:«Io non posso vive­re senza cazzo». Lapsus lessicale o rap­tus di sincerità? Dubbio irrisolto. Anche se a fugarlo del tutto potrebbe essere un’altra presunta dichiarazione-choc dell’Antonellina circa il fidanzato: «Cre­do nel suo talento, nel suo cervello. E, so­prattutto, nelle sue erezioni». Attacchi di intima onestà che sembra­no fare scuola nel mondo delle «più ama­te degli italiani». Come Lorella Cuccari­ni, «icona della donna acqua e sapone» (copyright, Vanity Fair ), «ammmiratissi­ma per la sua semplicità e bellezza» (copyright, Panorama ), nonché «show­girl dalle spiccate doti umane e professio­nali » (copyright, Di Più ). Ma è su Gente che la Cuccarini si è particolarmente sbottonata: «Il sesso? Non è una questio­ne di tempistiche nette, non te lo ordina il medico. Ma sì, due volte alla settimana il sesso ci sta». Da notare la carica di latente libido in­sita nelle espressioni «tempistiche net­te » e «non te lo ordina il medico»; frasi su­blima­te eroticamente nella sexy calenda­rizzazione della copula e sintetizzate dal­la bonaria annotazione: «Ma sì, due vol­te alla settimana il sesso ci sta». «Seppur sia una donna molto decisa e determinata» (copyright Novella 2000), la Cuccarini rivela poi che a letto le piace interpretare un ruolo diverso: «Piuttosto che nella dominatrice, mi riconosco nel ruolo della dominata- spiega sempre su Gente - . Il mio è un uomo-uomo, quello che sa prendere l’iniziativa e creare l’at­mosfera ». E, giocando con la fantasia, conclude che se dovesse fare una pazzia le piacerebbe farlo con Hugh Jackman: «Se lo incontrassi, è uno da cui dovrei pro­prio stare lontana ».E infine:«Mi manten­go in forma, curo il mio corpo, mi alleno. Lo faccio per me stessa, certo, ma anche per far felice mio marito. È un dovere do­po tanti anni di matrimonio essere sem­pre desiderabile. Il sesso è un ottimo alle­ato per mantenersi giovani e radiose». Dello stesso parere sono anche Mara Ve­nier, Barbara D’Urso, , Cristina e Bene­detta Parodi, Alessia Marcuzzi, Geppi Cucciari, Luciana Littizzetto, Rosi Bindi, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini ed Elisabetta Canalis (che, ultimamen­te, si è sentita in obbligo di farci sapere co­me il nuovo fidanzato si sia fatto tatuare sulla coscia interna la scritta«Ce l’ho pic­colo »). Ma, sempre a proposito di grandi lady dello showbiz, ecco spuntare le tra­sgressioni ben stagionate della 73enne Jane Fonda, mitica ex Barbarella. Invidiatissima in gioventù, ma ancor più oggi che ha rivelato di «fare il miglior sesso della sua vita» malgrado la vene­randa età ( senza contare un’operazione alla colonna vertebrale, un ginocchio ar­tificiale e una protesi all’anca). Ma si sa che - quando c’è la salute - c’è tutto... L’immarcescibile Jane, in occasione del lancio del suo libro Prime Time , ha con­fessato al Sunday Telegraph che ha fatto uso di testosterone: «L’ho scoperto circa tre anni fa e se vuoi continuare a fare ses­so ma la tua libido cala, il testosterone fa indubbiamente una grande differenza». Ma attenti agli effetti collaterali. «Ho do­vuto­smettere perché i trattamenti mi sta­vano facendo venire l’acne », ha spiegato l’attrice. Il professor John Studd della London and Menopause Clinic, ha spie­gato al Daily Mail : «Basta bilanciare at­tentamente il dosaggio per evitare il ri­schio di effetti collaterali come quelli la­mentati da Jane Fonda». Quando si dice, godere informati.