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 2012  ottobre 07 Domenica calendario

DALLE SCOMMESSE A MACCHI NON CHIAMATELA GIUSTIZIA

CONTE, conti, acconti e sconti. Chi ci capisce è bravo. Non ho capito e non sono bravo (4). La sensazione è quella d’una gigantesca pantomima che non so quanta gente convincerà (4). Se Conte è colpevole, quattro mesi sono pochi. Se è innocente, sono troppi. Conviene togliere dal discorso Conte e di riflesso la Juve. Non è solo questa sentenza che fa invocare una riscrittura della giustizia sportiva, questa sentenza si somma ad altre che già avevano fatto invocare una riscrittura della giustizia sportiva. Non s’è mossa una foglia. Abete ha riconfermato Palazzi, iniziativa discutibile, ma non è Palazzi a fare la legge, suo compito è applicarla. Che i diritti della difesa siano molto limitati è arcinoto. Che non si possa cambiare la giustizia se non a bocce ferme è un’ovvietà, ma sarebbe opportuno se la federcalcio mettesse dei paletti temporali per la riscrittura, e lo annunciasse. Se è una faccenda lunga, e lo è, si può cominciare anche domani o tra una settimana. Ma andare avanti così, no grazie. Giocatori che si sono venduti le partite, che hanno fatto autogol apposta, sono sanzionati meno severamente di altri che forse, e sottolineo forse, non avevano nulla da confessare.
Peschiamo solo da episodi recenti, in cui non c’entra Palazzi ma c’entra, e molto, la fretta di giudicare.
Criscito è stato tagliato dal gruppo per gli europei, Bonucci no. Disparità di trattamento. Poi Criscito è stato scagionato, ma gli europei non glieli restituisce nessuno. Fabrizio Macchi, campione del ciclismo paralimpico, poco prima di partire per Londra è stato bloccato perché indagato in una vicenda di doping legata al dottor Ferrari e deferito dal Coni, che chiede otto mesi di squalifica. Nulla di scritto a carico di Macchi (pagamenti, programmi), solo una frequentazione saltuaria dal febbraio al maggio del 2007, quando Macchi non era tesserato con la federciclismo che aveva inibito Ferrari. Macchi dice: Sara, la figlia di Ferrari, stava facendo una tesi su di me per la facoltà di Scienze motorie. In alto loco non gli crede nessuno. Di venerdì la notizia che il Tna (Tribunale nazionale antidoping) ha prosciolto Macchi da ogni accusa. Ora, non ci voleva molto a controllare se Macchi fosse o no tesserato nel 2007, perché questo è il dettaglio determinante. Era già capitato con Baldini, pure scagionato, che si vietasse di andare alle Olimpiadi
a un atleta sospettato di doping. Ma i sospetti non sono prove. Tra sponsor spariti e spese legali Macchi ci ha rimesso 200mila euro. Il suo legale, che di cognome fa Napoleone, vedrà come recuperarne un po’. Ci si allena quattro anni, per i cinque cerchi. Gli euro si possono
recuperare, i sogni no.
Nello stadio della Juve, larghi vuoti con lo Shaktar, per le proteste dai tifosi. Se è per la limitazione sulle bandiere, ha ragione la Juve. Non si può negare la visibilità del campo a chi sta sotto, e non è dai metri quadri di stoffa che si misura l’attaccamento alla squadra. Se è per il costo dei biglietti, hanno ragione i tifosi. Per un posto in curva 40 euro sono tanti. Molti giocatori hanno notato, dal campo, un calo di calore. Tutti i club, però, dovrebbero accorgersi che la crisi non è un’invenzione. C’è e si fa sentire. Quanto dovrebbe investire mensilmente un singolo tifoso, tra campionato e coppe? E quanto questo tifoso se avesse un paio di figli? Invece si continua a parlare di riportare le famiglie allo
stadio, ma nulla si fa per riportarcele, e molto per convincerle a starsene davanti alla tv.
Ame, stando davanti alla tv, è capitato di vedere un servizio sul programma “Restart, Italia !”. Raccapricciante combinazione, al di là del punto esclamativo: voto all’innocente combinazione 3, ma se sapessi il nome del responsabile umano gli darei 2. Allora, tanto valeva varare “Restart, Italy!”. Ho cercato, non so bene perché, di documentarmi meglio. Sul Sole 24 ore ho letto che avverrà il lancio di una startup, con un instant e-book che conterrà l’how to. Negli allegati un glossario animato in forma di tag cloud e un video che illustra come si conduce un pitch, e il rapporto “Restart” viene fatto risalire alla task force (ah, ecco) del ministro Passera. Passerà un po’ di tempo prima che mi rimetta. Anche alla clemenza degli anglofoni. Una volta ogni tanto la parola straniera non dà fastidio. Anzi. Ieri mattina a Udine circa 300 ragazzi hanno gareggiato nel gioco ludico-didattico che si chiama Ecorienteering. Lo inventò Gianmario Missaglia, presidente dell’Uisp, per collegare le varie facce dello sport per tutti. Questo giocare è un modo per dire che gli uomini illuminati possono pure morire,
ma le loro idee restano, e servono.