Alessandro Grandesco, Gazzetta dello Sport 8/10/2012, 8 ottobre 2012
ANCELOTTI E IL FOIE GRAS
La promenade parigina di Carlo Ancelotti comincia proprio sotto il simbolo di Parigi, e del suo Paris Saint Germain. Il tecnico italiano infatti ha trovato casa a due passi dalla Tour Eiffel e si gode la capitale senza più la nostalgia di Londra, abbandonata lo scorso gennaio per guidare uno dei club più glamour del panorama calcistico europeo. Zlatan Ibrahimovic invece cerca casa in centro ma vive ancora all’Intercontinental, vicino l’Opera. L’astro nascente Marco Verratti si è trasferito in periferia, ma chic.
Stelle e monumenti La Parigi di Ancelotti invece è fatta di monumenti classici. Non solo il Louvre, per ammirare la Gioconda, quella vera e non quella di Mino Raiola, che ha ribattezzato così il suo cliente svedese. «Mi piace il Trocadero – spiega l’italiano – da dove c’è una bella vista sulla Tour Eiffel». Quartiere elegante e poco distante dagli Elisi dove l’allenatore ha scovato uno dei suoi ristoranti preferiti. E’ "L’Atelier - Etoile" del noto chef Joel Robuchon. Etoile, non solo per le due stelle Michelin, ma perché si trova all’interno del Drugstore Publicis, all’ombra dell’Arco di Trionfo, un tempo place de l’Etoile. Ristorante non a portata di tutti: il "menù découverte", tra caviale, tartufo, e prelibatezze varie costa 165 euro, a persona.
Torna a casa Carlo Ancelotti a Parigi ha scoperto un mondo culinario inatteso: «Ce ne sono di buoni anche da noi — confessa — ma i formaggi qui sono davvero deliziosi». Formaggi da accompagnare con vini raffinati di cui è noto amatore: «Anche se apprezzo molto il Sancerre, più leggero, da aperitivo». Il suo debole però resta il foie gras, che non gli impedisce appena può di tornare a Novi per mangiare un piatto di pasta fresca dalla sorella.
I locali più trendy Nostalgico dell’Italia lo è pure Ibra che per la sua prima uscita serale con la moglie è andato al ristorante italiano "Mori Venice Bar", disegnato da Stark, place de la Bourse. Salvatore Sirigu, che parla ormai come un vero parigino e vive poco lontano dallo stadio del Psg, è un habitué del "Ristorante Napoletano", Avenue Franklin Roosvelt, sempre zona Elisi, dove vive Javier Pastore (Avenue Foch). Mentre il d.s. Leonardo abita – guarda caso — poco distante dalla chiesa di Saint Germain, cuore chic della capitale dove Verratti è cliente del ristorante "Posillipo".
Le notti parigine Il centrocampista 19enne, a Neuilly, periferia borghese a sud ovest di Parigi, è vicino di casa dell’ex attaccante del Napoli Ezequiel Lavezzi che adora Parigi di giorno, ma non disdegna affatto la vita notturna. Vanno di moda, per i giocatori del Psg, l’Aquarium, nel 16o, e i locali Costes, con una preferenza per quello, in place Saint Germain. Ovviamente.