Chiara Paolin, il Fatto Quotidiano 4/10/2012, 4 ottobre 2012
ESATTORI D’ITALIA: LO STRANO ELENCO DEL MINISTERO
Nel serioso sito del Dipartimento delle Finanze, l’elenco appare subito variopinto, chiassoso, stravagante. Sotto la dicitura assai tecnica (Albo dei soggetti abilitati alla gestione delle attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate delle Province e dei Comuni) si srotola una strana mappa d’Italia: società per azioni che spuntano come funghi nei paeselli più remoti, fragili srl con capitali da milioni di euro, gentili signore e bravi anzianotti che si dedicano improvvisamente alla materia.
In pratica, è tutta gente che vorrebbe fare il mestiere di Saggese, riscuotere i tributi per gli enti locali. E per questo s’iscrive all’albo azzeccando i criteri di ammissione: fedina penale pulita e almeno un milione di euro di capitale (per comunità più numerose ne servono tre). Dunque amministratori senza guai con la giustizia e soldi versati in banca a dimostrazione della propria serietà. Ebbene, sono 173 i soggetti che finora hanno ottenuto l’ok dal ministero soddisfacendo queste condizioni, ma solo una novantina risultano attivi. Alcuni sono stati cancellati per indegnità, come Italia Tributi. Tanti si sono ritirati. Gli altri aspettano la grande occasione proponendosi alle amministrazioni locali: solo chi sta nell’albo ufficiale può partecipare ai bandi.
“È UN SISTEMA con ampi margini di errore - spiega Vittorio Valtolina dell’Anutel, l’associazione dei funzionari che si occupano di tributi nella pubblica amministrazione -. C’ è chi lavora seriamente ma non è raro trovare in queste società responsabili privi di curriculum specifico. Ragazzii, pensionati, donne di 80 anni. L’unico obiettivo è incassare l’appalto con l’ente: basta fare l’offerta a ribasso, trovare l’accordo con chi deve affidare l’incarico, e il gioco è fatto”.
In effetti a spulciare il listone c’è di tutto. Il primo della fila è Mussari Giuseppe, il presidente dell’Abi che per conto del Monte dei Paschi di Siena puntava al nuovo business e nel 2000 decise l’iscrizione al volo (matricola numero 13). L’ultimo iscritto è la società Studi e Servizi alle Imprese di Catania: sul sito non c’è nemmeno un numero di telefono, zero informazioni sui titolari, una paginetta e via. A Ospitaletto, vicino Brescia, si propone una Fraternità Sistemi Onlus mentre a Zungri, zona Vibo Valentia, la società edile Vincenzo Restuccia aggiunge i Servizi riscossione: da cosa nasce cosa. E l’italico genio inventa soluzioni in ogni dove sfidando le leggi della geofisica: esattori scatenati che si inerpicano nel palermitano Parco delle Madonie a Catavulturo, che prendono sede a Roma per amministrare 32 comuni del Casertano nonchè il consorzio igienico sanitario Afragola-Casalnuovo di Napoli-Acerra (Getet spa).
DI CERTO scorrendo la lista nasce l’idea che quando un comune, un consorzio o una municipalizzata devono affidare all’esterno il servizio riscossione, è facile trovare chi si presta alla bisogna garantendo collaborazione e disponibilità totale.