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 2012  ottobre 05 Venerdì calendario

Al premier 32mila euro al mese. A vita - «Abbiamo finalmente scoperto in co­sa consiste la famosa sobrietà bocconiana, svuotare le tasche a un intero Paese, incassan­do ogni mese 32 mila euro»

Al premier 32mila euro al mese. A vita - «Abbiamo finalmente scoperto in co­sa consiste la famosa sobrietà bocconiana, svuotare le tasche a un intero Paese, incassan­do ogni mese 32 mila euro». Proprio mentre Mario Monti si esercita sullo scivoloso terre­no fiscale, Dagospia gli fa le bucce. «Nei gior­ni lie­ti dell’insediamento Rigos Montis rinun­ciò ai compensi da premier e dal ministro del­l’Economia. Bello sforzo, perchè incassa no­vemila euro al mese per gli anni da commissa­rio europeo più lo stipendio da senatore a vi­ta ». Palazzo Chigi non commenta e non ri­sponde. Sul sito della presidenza è riportata la dichiarazione dei redditi del Professore e di sua moglie, con gli emolumenti che gli versa Palazzo Madama, pari a 211.502 euro lordi l’anno. La rinuncia agli stipendi governativi ne fanno risparmiare trentamila allo Stato. Ma a Monti, sostiene Dagospia , resta anco­ra l’indennità della Ue. «Per i molti anni (ini­ziò nel 1995) passati a Bruxelles- si legge- per­cepisce circa novemila euro mensili. A vita. Trattamenti, pensioni e indennità degli ex commissari sono fissati da Consiglio d’Euro­pa, regolamento numero 422/67». In più, «i commissari europei godono di un regime fi­scale infinitamente meno punitivo del no­stro e moltiplicano per ogni anno di funzione l’emolumento base». Nel caso di Monti poi, all’assegno di Bruxel­les si sommano i ventimila euro del Senato e la pensione di professore universitario. Tota­le, 32 mila euro al mese.