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 2012  ottobre 05 Venerdì calendario

AMSTERDAM, APRE IL GRANDE MUSEO

Sono passati nove anni, tra lavori, ritardi, incertezze finanziarie e temporeggiamenti. Ma finalmente lo Stedelijk Museum di Amsterdam ha riaperto le porte, questa volta lato giardino. In una veste talmente nuova da renderlo quasi irriconoscibile.

La storica istituzione, faro dell’arte moderna internazionale, vanta una collezione di 90 mila opere, che ora hanno a disposizione una superficie espositiva di 10 mila metri quadrati supplementari.

Gli abitanti della città hanno già soprannominato il nuovo edificio «bathtub» (vasca da bagno) per via della forma concava, della bianchezza scintillante, degna di una sala da bagno e del materiale composito di cui sono fatti i 271 pannelli di rivestimento: si tratta di una resina a base di Twaron®, utilizzata per lo più nel settore aerospaziale e nelle costruzioni navali, che non solo dà alla superficie un aspetto liscio e lucido, ma la rende cinque volte più forte dell’acciaio, con un peso inferiore alla metà di quello di una convenzionale facciata continua.

L’architetto Mels Crouwel (dello studio Benthem Crouwel Architects) ha fatto in modo che il vecchio edificio in caratteristici mattoni rossi, costruito nel 1895 in stile neorinascimentale, diventasse il retro del nuovo, spettacolare museo, costato la bellezza di 70 milioni di euro.

Lo Stedelijk si trova nella piazza dei musei (il Museumplein), proprio accanto al Museo Van Gogh e al Rijksmuseum, che sta anch’esso per essere finalmente riaperto dopo dieci anni di lavori e chiusure parziali.

La sfida di Crouwel, come ha spiegato quest’ultimo al quotidiano francese Le Figaro, è stata quella di «creare un contrasto spettacolare all’esterno e una continuità museale all’interno».

Metà del piano terra dello storico edificio del 1895 è ora dedicata all’esposizione di arti visive dal 1870 al 1960, con importanti lavori, tra gli altri, di Van Gogh, Kandinsky, Kirchner, Chagall, Matisse, Mondrian, Malevich, Pollock.

L’altra metà del piano terra dell’edificio originario è invece consacrata al design industriale, al design grafico e alle arti applicate. Il secondo piano del museo storico presenta varie esposizioni della collezione dello Stedelijk dedicata alle più importanti opere dagli anni 60 a oggi. Il tetto del nuovo edificio ha una sporgenza che crea un’area riparata di 2 mila metri quadri che permette di organizzare attività e di accogliere i visitatori. Ma il fiore all’occhiello della nuova ala, che è dedicata alle mostre temporanee, è la galleria di 1.100 mq, uno spazio senza colonne che consente finalmente ad Amsterdam di esporre opere in scala monumentale in un’area coperta.