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 2012  ottobre 04 Giovedì calendario

GHEDINI PROVA A SMENTIRE «LIBERO» MA VILLA CERTOSA È STATA VENDUTA

La transazione è delicata, e non a caso ieri la notizia pubblicata da Libero sulla vendita per 470 milioni di euro di Villa Certosa, residenza sarda di Silvio Berlusconi, ha fatto subito il giro dei principali siti Internet del mondo. A metà mattinata è arrivata una secca replica dell’avvocato Nicolò Ghedini, penalista di fiducia dell’ex premier, questa volta nell’insolita veste di portavoce: «In relazione all’articolo apparso quest’oggi in prima pagina su Libero dove si afferma che Villa Certosa sarebbe stata venduta, bisogna osservare che trattasi di notizia totalmente destituita di ogni fondamento. Villa Certosa non è in vendita e conseguentemente non ci sono trattative in corso».
A dire il vero le indiscrezioni sulla vendita della villa proprio nelle ultime settimane si erano intensificate e sono anche state pubblicate sulla stampa nazionale e internazionale con tanto di ipotesi di prezzi (fra 400 e 474 milioni di euro) senza alcuna rettifica sulle intenzioni del Cavaliere di vendere. La scorsa settimana a chi scrive è capitato di assistere fortuitamente a una telefonata in viva voce fra protagonisti della trattativa, e da lì è nato l’articolo pubblicato su Libero con tutti i particolari ascoltati: il prezzo (470 milioni), la firma di un preliminare di vendita all’estero, l’identità dell’acquirente (un politico- magnate alla guida di una delle repubbliche ex Urss), la conclusione della transazione prevista per il mese di novembre.
Prima di scrivere ho contattato l’immobiliari - sta di fiducia del Cavaliere in Sardegna, Claudio Giuntoli. Lui è rimasto sorpreso dai particolari che ho tentato di verificare, e dopo un certo silenzio ha detto di non sapere nulla, ma ha confermato di avere «un mandato a vendere» da parte di Berlusconi. Notizia questa in contrasto con la dichiarazione dell’avvocato Ghedini. Sempre Giuntoli ha spiegato che è già stata rifiutata un’offerta di 300 milioni di euro arrivata nelle settimane scorse perché Berlusconi l’avrebbe considerata «incongrua». Di quanto scritto, Libero naturalmente ha le prove audio documentali.