Kevin Allison, la Stampa 5/10/2012, 5 ottobre 2012
LA CRISI DEL PLATINO INFIAMMA IL SUDAFRICA
Il platino sembra un prodotto esportato direttamente dall’inferno, e non solo perché la sua estrazione richiede di scavare particolarmente in profondità. La sua economia e le sue politiche sembrano puntare a una crisi che non finirà tanto presto.
Da agosto, gli scioperi dei lavoratori bloccano l’industria del platino sudafricana dalla quale deriva l’80% del platino utilizzato per la produzione di tubi di scappamento delle automobili. La richiesta dei minatori è quella di ottenere un aumento del salario affinché questo rispecchi finalmente la pericolosità del lavoro svolto. Le proteste iniziate tra il personale della Lonmin, terzo estrattore al mondo del prezioso metallo, si sono successivamente allargate ad altre aziende del settore. Il risultato sono state due settimane di scioperi selvaggi che hanno ridotto al 30% la produzione giornaliera della Amplats, azienda più importante del settore.
Le richieste salariali dei minatori potranno anche essere giuste ma la verità è che i loro datori di lavoro non possono permettersi di accontentarli. Infatti, nonostante dal 1999 il prezzo del metallo sia aumentato da 350 a 1.690 dollari l’oncia, la sua estrazione genera bassissimi profitti. Tra i tre maggiori produttori - Amplats, Implats e Lonmin - solamente la Implats ha ottenuto un profitto netto nei sei mesi da giugno. Le preoccupazioni in merito alle forniture hanno fatto aumentare i prezzi del platino del 20% da agosto. Per ora, comunque, il metallo non manca. Secondo le stime di Nomura, l’anno scorso, la produzione ha superato la domanda di 430.000 once. Infatti, mentre le forniture di platino aumentavano dell’8%, la domanda netta rimaneva piuttosto piatta a causa del boom del riciclo.In definitiva, sembra che non ci sia modo di aggirare la crisi. Ad Amplats, le proteste sono già costate 30.000 once di produzione - circa 50 milioni di dollari al prezzo corrente. Per esaurire le scorte saranno necessarie diverse altre chiusure. Forse, qualcuno si muoverà prima che ciò accada. O i prezzi schizzeranno alle stelle o gli scioperi si placheranno.
Per approfondimenti: http://www.breakingviews.com/