Varie, 4 ottobre 2012
NUOVO Erica Ferrazza, 28 anni. Psicologa di Padova, graziosa, esile, una figlia di 3 anni, due anni fa s’era separata dal marito Paolo Rao, ingegnere disoccupato di 30 anni, depresso cronico, entrato ancora più in crisi prima per la separazione, poi, l’anno scorso, per la morte del padre
NUOVO Erica Ferrazza, 28 anni. Psicologa di Padova, graziosa, esile, una figlia di 3 anni, due anni fa s’era separata dal marito Paolo Rao, ingegnere disoccupato di 30 anni, depresso cronico, entrato ancora più in crisi prima per la separazione, poi, l’anno scorso, per la morte del padre. La Ferrazza e Rao di recente si erano riavvicinati e avevano passato insieme due notti: venerdì a San Giorgio delle Pertiche a casa della mamma di lui, sabato nell’appartamento di lei in via Canestrini. Domenica mattina, verso le 7, il Rao lesse sul cellulare della Ferrazza il messaggio amoroso di un altro uomo, tra i due scoppiò una lite furibonda e d’un tratto lui, afferrato un coltellaccio da cucina, la inseguì urlando da una stanza all’altra per i due piani della casa e quando l’ebbe raggiunta le infilò la lama quaranta volte in tutto il corpo lasciandola poi stecchita su un divano. Quindi andò in terrazza con la figlia in braccio e prese a gridare ai poliziotti là sotto, chiamati dai vicini, «se provate a entrare in casa ammazzo la bambina». Un’ora dopo, avendo deciso di morire, rientrò nell’appartamento, si tagliò i polsi e il collo, annodò un lenzuolo a una scala a chiocciola e si impiccò, ma fu salvato dalla polizia che entrò in casa sfondando un vetro. Alle 7 di mattina di domenica 7 ottobre in via Canestrini a Padova.