Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  ottobre 03 Mercoledì calendario

I «GIOCHI» DI MADOFF PARTITI NEGLI ANNI ’70 I COMPLICI A PROCESSO

Bernard Madoff è dietro le sbarre dal 2009, condannato a 150 anni di carcere per aver orchestrato una maxi-truffa da 65 miliardi di dollari. Storia conclusa? Tutt’altro, perché nuovi capitoli continuano ad aprirsi. Le autorità federali hanno raddoppiato le accuse contro cinque ex dipendenti del finanziere, che rischiano ora fino a 30 anni di carcere. E la frode del secolo, com’era stata battezzata, sarebbe iniziata quasi vent’anni prima di quanto si pensasse, forse già all’inizio degli anni Settanta.
«È stata una truffa record e di sicuro non l’opera di una sola persona» nell’arco di molti decenni, ha detto il funzionario dell’Fbi Mary Galligan. Il procuratore federale Preet Bharara, lo stesso che nel maggio 2011 aveva incriminato per insider trading il miliardario gestore di hedge fund Raj Rajaratnam, ha presentato alle autorità un documento emendato in cui porta a 33 i 17 capi d’accusa mossi nel novembre 2010 contro Daniel Bonventre, Annette Bongiorno, Joann Crupi, Jerome O’Hara e George Perez. Le cinque persone, che in vari modi hanno aiutato Madoff negli aspetti operativi della truffa, sono state chiamate in giudizio ieri dal giudice distrettuale Laura Taylor Swain e dovranno rispondere tra l’altro dell’accusa di frode bancaria.
In particolare, O’Hara e Perez, che erano stati assunti agli inizi degli anni Novanta come programmatori di computer, avrebbero falsificato i libri contabili scrivendo algoritmi per cambiare i nomi degli intestatari di conti, il numero di azioni possedute e la quantità di transazioni effettuate. Bonventre avrebbe invece fornito documenti falsi alla Securities and Exchange Commission, la Consob americana, e avrebbe manipolato la documentazione finanziaria e relativa alle azioni, cambiando le dichiarazioni dei redditi individuali di Madoff allo scopo di depistare i revisori contabili. Le nuove accuse arrivano dopo che Peter Madoff, fratello di Bernard e suo ex dipendente, lo scorso giugno si è dichiarato colpevole di associazione a delinquere e falsificazione di documenti e rischia ora dieci anni di carcere (l’udienza è fissata per il mese prossimo). Oltre a Peter Madoff altre sei persone, tra cui l’ex direttore finanziario Frank DiPascali e l’ex contabile David Friehling, si sono già dichiarate colpevoli, mentre Irwin Lipkin, collaboratore di Madoff dal 1964, secondo gli inquirenti sarebbe intenzionato ad ammettere la propria colpevolezza.