il Fatto Quotidiano 3/10/2012, 3 ottobre 2012
PRENDI TAORMINA E SAI DOVE FINISCI
Non appena si seppe che Franco Fiorito, con tutti i guai che già aveva, si era pure scelto come difensore l’avvocato professor Carlo Taormina, si aprirono subito le scommesse su quanti giorni mancassero al suo arresto. Infatti ieri, puntualmente, è finito in gattabuia. Ma il vecchio “Tao”, reduce dalle trionfali difese del generale Cerciello (18 anni, record nazionale di tutti i tempi per qualche tangente) e della mamma di Cogne (30 anni - il massimo della pena - con lui; poi ridotti a 16 con un semplice avvocato d’ufficio), è già concentrato sul processo. La linea difensiva, come sempre ardita, è già bell’e pronta: “Nessun peculato, perché - piaccia o no - i fondi pubblici, quando entrano nelle casse di un partito, diventano privati e dunque ciascuno ne fa quel che vuole. In ogni caso, attendiamo l’arresto degli altri 70 consiglieri regionali del Lazio”. Stavolta punta al bersaglio grosso: l’ergastolo.