Massimo Galli, Italia Oggi 2/10/2012, 2 ottobre 2012
AUSTRIA, IN VENDITA I TITOLI NOBILIARI
In tempi di crisi economica c’è chi propone di mettere in vendita i titoli nobiliari. Succede in Austria, dove la fantasia non manca per rimpolpare le casse pubbliche. L’idea è venuta a Ulrich Habsburg-Lothringen, che è di sangue blu, in quanto discendente dell’imperatrice Maria Teresa, ed è consigliere municipale dei Verdi a Wolfsberg, in Carinzia.
In realtà la proposta è più radicale, perché Habsburg-Lothringen mira a reintrodurre nel paese il sigillo della nobiltà, che era scomparso nel 1919.
Egli parte dalla premessa che i nobili costituiscono una parte importante della storia e della cultura dell’Austria: perciò è il momento di modificare la Costituzione in vista del 2018, quando si celebrerà il secolo di vita della repubblica. Per Habsburg-Lothringen occorre armonizzare i titoli a livello europeo: per le famiglie che hanno ramificazioni in varie nazioni non è concepibile che una parte dei membri possa portare il titolo nobiliare e l’altra no.
Il rappresentante degli ecologisti accenna anche a una sorta di tariffario. Se i circa 50 mila discendenti di nobili austriaci avrebbero diritto al recupero gratuito delle particelle nobiliari, non sarebbe così per tutti gli altri. Si tratterebbe di titoli validi cinque anni e non trasmissibili: per essere principe si pagherebbero 100 mila euro, mentre un semplice von (corrispettivo dell’italiano de) costerebbe 5 mila euro.
Non tutti, però, la pensano come lui. La portavoce degli ecologisti, Daniela Musiol, liquida quella di Habsburg-Lothringen come una posizione personale e taglia corto: in questo momento di difficoltà non servono discussioni grottesche.