Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  ottobre 02 Martedì calendario

TRECENTO ORSI DIVENTANO CACCIABILI IN ROMANIA

In Romania l’orso bruno diventa più indifeso. Sono circa 6 mila gli esemplari che vivono nel paese dell’Europa orientale, il numero più elevato dell’intero continente. Ma le autorità hanno dato il benestare per l’uccisione di 335 orsi dopo una serie di attacchi ai contadini che hanno provocato la morte di due persone e il ferimento di altre due.

Il ministro dell’ambiente, Rovan Plumb, ha dichiarato che la gente dev’essere protetta e per questo occorre adottare tutte le misure necessarie. Compresa la soppressione di alcuni animali.

Gli abitanti dei villaggi sono spaventati, anche perché diversi bambini devono percorrere alcuni chilometri per andare a scuola e rischiano di fare brutti incontri. In autunno gli orsi sono soliti scendere a valle per cercare cibo nei campi e ogni anno l’orso dei Carpazi uccide mediamente fra due e quattro persone. Il ministro ha definito inammissibile il fatto che i responsabili locali non abbiano assunto tutti i provvedimenti per garantire l’incolumità nelle aree più pericolose. Gli abitanti dovrebbero essere informati dei rischi che corrono.

Dopo la seconda guerra mondiale la Romania contava meno di un migliaio di orsi. Le cose sono cambiate con l’avvento al potere di Nicolae Ceausescu nel 1965. Egli, appassionato di caccia all’orso, aveva preso le precauzioni per difendere i cittadini, aumentando nel contempo il numero di esemplari. Così alla fine del 1989, con la destituzione del dittatore, i 6,2 milioni di ettari di foresta vedevano la presenza di oltre 8 mila orsi. I politici saliti successivamente al governo, incapaci di gestire la situazione, decisero di dare in concessione grandi superfici di terreni ai cacciatori.La zona più conosciuta per la caccia è quella di Balc, a nordovest della Romania, il cui proprietario è il miliardario uomo d’affari ed ex tennista Ion Tiriac. Il dibattito resta aperto, anche perché le norme Ue impongono di proteggere gli orsi. Da questo punto di vista, tuttavia, Tiriac taglia corto: Angela Merkel vive in Germania e Barroso a Bruxelles; che mi lascino fare il mio lavoro, anche perché essi conoscono gli orsi soltanto attraverso le fotografie. L’entrata in scena delle doppiette ha ottenuto il via libera del ministero dell’ambiente: il fine, proteggere la popolazione, giustifica i mezzi.