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 2012  settembre 29 Sabato calendario

L’ITALIA MAGLIA NERA NELLA PRODUTTIVITÀ - È

un quadro desolante quello presentato ieri dalla Commissione europea in un rapporto trimestrale sulla situazione dell’occupazione nell’Unione. L’Italia è in molti casi in fondo alla classifica. Tra le altre cose, la relazione ne sottolinea il calo di produttività, l’aumento delle difficoltà finanziarie delle famiglie, l’incremento della disoccupazione giovanile. Il paese poi è sceso dal 13° al 23° posto dell’Indice sociale globale che misura le aspettative della popolazione.
Alla fine del secondo trimestre di quest’anno, la disoccupazione nell’Unione ha raggiunto riguardato 25,3 milioni di persone, con un aumento dell’11,6% rispetto al marzo 2011. Sono cresciute drammaticamente le disparità tra i paesi meno in difficoltà e i paesi invece in crisi. Il divario fra il paese con la percentuale di disoccupazione più bassa (Austria, 4,5%) e quello con la percentuale più alta (Spagna, 25,1%) è ormai di 20,6 punti percentuali, un massimo storico. Queste cifre nascondono crescenti tensioni nazionali, nei paesi e tra i paesi. I dati sull’Italia sono brutti. Il paese ha visto un nuovo calo della produttività: -2,1% nel secondo trimestre, la maggior diminuzione tra i 27. Italia e Malta sono i soli paesi che hanno registrato un calo della produttività per quattro trimestri di fila. L’Italia ha anche un altro record: è il paese con il più alto numero di disoccupati che hanno smesso di cercare un’occupazione (11% dei senza-lavoro, rispetto all’1,1% in Francia).