Maurizio Tropeano, la Stampa 29/9/2012, 29 settembre 2012
DAL 2000 SI VA SULLA FIDUCIA CON IL RIMBORSO FAI-DA-TE
Quelle regole sono nate per permettere ai gruppi regionali e ai singoli consiglieri di poter lavorare con maggior serenità e di mantenere uno stretto legame con il territorio. Certo era ed è necessario metterle sotto uno stretto controllo perché altrimenti da una piccola fessura si sarebbe potuta aprire una voragine anche se io non so che cosa sia successo dopo quella legislatura voragine». Lido Riba, una vita politica che ha seguito tutta l’evoluzione del Pci fino al Pd, è considerato il padre delle due leggi regionali che a cavallo tra il 2000 e il 2001 hanno modificato le regole di funzionamento dei gruppi (con assegnazione di un budget fisso variabile da 100 a 250 mila lire a seconda dell’entità dei gruppi e di 30 mila lire per consigliere) e introdotto il sistema dell’autocertificazione; quello che permette, attraverso una semplice dichiarazione dell’eletto, di ottenere il gettone di presenza e anche un rimborso chilometrico che oggi vale 48 centesimi ogni mille metri percorsi. In quegli anni Riba era il vicepresidente del Consiglio regionale e confessa la vulgata: «Io non sono il padre di quel provvedimento. Venne approvato con il sostanziale via libera da parte di tutti i partiti e con alla presidenza del Consiglio un leghista doc come Roberto Cota».
Accordo bipartisan, insomma, con la sola opposizione di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, un diessino solitario (Roberto Placido) e l’astensione di Verdi, di un altro consigliere Ds (Marisa Suino) e del presidente Cota. Come funziona? Semplice: tutto si basa sulla fiducia e su una dichiarazione scritta da parte del consigliere regionale. A renderlo possibile è la modifica di un codicillo con la sostituzione di «gli organismi istituzionali per le cui riunioni» con «le riunioni e le attività istituzionali per le quali». Di fatto il via libera alla partecipazione a manifestazioni culturali, feste di paese, sagre popolari. Il risultato? «Nessun invito, nessun intervento pubblico, nessuna dichiarazione di presenza da parte di amministratori comunali, convegnisti od organizzatori. Gettone di presenza e rimborso vengono concessi solo sulla mia dichiarazione», ricorda un consigliere della passata legislatura. Dal 2010 qualcosa ha iniziato a cambiare «nel senso che all’autocertificazione è necessario allegare un invito da parte di enti locali o istituzioni culturali e associative», racconta un altro consigliere regionale. Non basta la pro- loco ma se l’invito alla sagra paesana arriva dal Comune, allora sì.
«Il problema è che c’è un’autoregolamentazione sbagliata, troppo lassista che consente legittimamente di fare cose che non sono accettate dalla cittadinanza», spiega in alcune interviste televisive Roberto Rosso, il parlamentare del Pdl che con il suo riferimento alla settimana bianca del consigliere regionale pagata dalla Regione ha sicuramente fatto rizzare le antenne dei magistrati.
In base alla legge, comunque, il Consiglio regionale nel corso del 2011 ha tirato fuori, tra gettoni di presenze e rimborsi, quasi 600 mila euro, 60 mila concentrati nel mese di agosto quando - per almeno tre settimane - l’attività consiliare è sospesa per ferie.
Tutto legittimo, certo, anche se c’è il capogruppo del Pd, Aldo Reschigna, che accusa: «Esistono alcuni casi limitati, casi abnormi». Il limite dello scandalo? Un autorevole consigliere di lunga frequentazione del Palazzo che preferisce restare anonimo lo fissa in 14 mila euro di autocertificazioni. Se si prende per buona questa soglia, che equivale ad un extra di 1200 euro al mese, a superarla sono 14 tra consiglieri ed assessori su 69 eletti tra giunta e assemblea regionale.
Forse non è un caso che l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale abbia approvato giovedì scorso un disegno di legge che dovrebbe essere votato martedì dall’assemblea che cancella il sistema delle autocertificazioni, abolisce i tre viaggi annuali gratuiti nell’ambito dell’Ue e riduce da 11 a 7 i voli gratis per Roma. I bilanci dei gruppi, poi, saranno sottoposti a certificazione e verranno pubblicati on-line sul sito istituzionale del Consiglio. Infine, a partire dall’anno prossimo, il taglio di 1,5 milioni, di fondi destinati ai gruppi regionali.