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 2012  settembre 29 Sabato calendario

MILANO —

Se vi piacciono gli eccessi, spalancate le orecchie. Se pensate che la musica contemporanea sia impervia e noiosa, abbiate il coraggio di mettervi in ascolto. Sono in arrivo suoni cyber e suoni saturi, suoni smaterializzati, spettrali, ecologici... Insomma, tutto quello che non avete mai udito prima e mai avreste osato immaginare. Perché quando non sono più tempi di mezze misure, anche la musica si fa spericolata. Anzi «Extreme», come s’intitola il Festival Internazionale della Contemporanea della Biennale, dal 6 al 13 ottobre a Venezia. Otto giorni di concerti, novità, prime mondiali, dedicati ai minimalismi e massimalismi musicali del nostro tempo. «A dispetto della crisi che penalizza la ricerca, il mondo musicale è vivo e vivace», assicura Ivan Fedele, compositore e neodirettore della Biennale Musica. Così, dopo aver reso omaggio a uno dei grandi maestri della sperimentazione del ‘900, Pierre Boulez, incoronato il 6 ottobre con il Leone alla Carriera, il Festival spalancherà le porte ai minimal e al maximal della musica d’oggi. «Due atteggiamenti estremi, solo apparentemente contrapposti», spiega Fedele. Con il suo aiuto e per agevolare chi volesse esplorare quei complessi territori di frontiera, proviamo a tracciare una mappa indicativa, e ovviamente non esaustiva, di alcune tra le più singolari correnti nate dalle costole di quei due ormai storici movimenti radicali.
Minimalismo
Caratterizzato da un lessico limitato, non narrativo né temporale, privilegia i volumi più bassi. Sotto la sua ala sono cresciuti e moltiplicati epigoni provocatori.
Minimalismo iterativo «Basato su formule ritmico-melodiche che si ripetono con variazioni infinitesimali. Attinge alle armonie modali e al jazz. È la strada che ha riscosso maggior successo grazie anche ad autori come Steve Reich, Philip Glass, John Adams. Tra i nuovi talenti, Tristan Perich, trentenne newyorkese. Che usa le stesse modalità iterative ma il cui vocabolario fa riferimento all’elettronica e a timbri che prediligono i colori acidi. Compone la musica con un solo "bit"».
Minimalismo simbolico «Affida a figure musicali icastiche la dialettica formale in un panorama sonoro che predilige le tinte tenui, "al limine del suono". Riferimento storico, Salvatore Sciarrino. Nuovi talenti, Marco Momi e Agostino Di Scipio. Entrambi più noti all’estero che in Italia».
Minimalismo contemplativo «La ricerca si svolge nell’ambito del tempo di disvelamento del suono. Dilatato al massimo così da annullarne quasi la percezione e mostrarne le sue rugosità, le sue trasparenze, le sue ombre. Capostipite l’americano Morton Feldman. Nuovo talento, Kirill Shirokov, russo, 21 anni, che compone su un solo accordo mutandone via via il colore secondo una mistura di timbri diversi».
Minimalismo ecologico «Partendo dall’analisi del "soundscape", si propone di rivelarne la natura inquinata e cercare di ripulirla attraverso effetti di mascheramento acustico per restituire all’ambiente una verginità d’ascolto. Nel Giardino Sonoro ideato da Lorenzo Brusci, Simone Conforti e Nicoletta Andreuccetti, i rumori rilevati nell’ambiente vengono ritrasmessi ad altoparlanti sistemati sugli alberi per produrre sonorizzazioni in grado di coprirli».
Massimalismo
Fronte opposto e complementare, privilegia alla sottrazione l’accumulo, la nuova complessità, il caos, l’eterogeneità delle fonti. Anche le sue suggestioni hanno fatto scuola.
Massimalismo iperstrutturalista «Si caratterizza per densità e sovrapposizione degli elementi musicali, talora portati fino a limiti parossistici. Capostipiti gli inglesi Brian Ferneyhough, James Clarke, James Dillon. Nuovo talento Nikolai Popov, 26 anni, moscovita».
Massimalismo spettralista «Ispirato alla musica spettrale di Gérard Grisey e Tristan Murail, che parte dall’analisi dei fenomeni fisico-acustici per esplorare armonie e rumori anche attraverso l’uso dell’informatica. Capostipite Gérard Grisey. Nuovi talenti, Jean-Luc Hervé, sperimentatore anche del rock psichedelico, inventore di paesaggi acusmatici (prodotti senza strumenti musicali), suoni elettronici al limite del palpabile, cascate di note e onde ipnotiche. Testimone importante l’italiano Fausto Romitelli di cui verrà eseguita una partitura inedita per percussione sola. E Giovanni Verrando, fondatore di Repertoriozero dove ingegneri del suono lavorano a stretto contatto con i compositori».
Massimalismo saturazionista «L’urgenza espressiva è la prima istanza compositiva. La concezione del suono non considera più le singole frequenze ma le esplora in "bande". Il risultato è una saturazione, una fibrillazione massima capace di creare un effetto-vertigine. Riferimenti storici: Jimi Hendrix, Led Zeppelin, il metal estremo della band brasiliana dei Sepultura. Nuovi talenti: Raphael Cendo, Franck Bedrossian, Alexander Khubeev».
Oltre i generi
Autori a cui va stretta ogni classifica, che attingono a differenti aree rielaborandole in una visione sincretica e personalissima. Nomi di riferimento storico, la russa Sofia Gubaidulina, condannata in Urss per la sua «devianza» musicale ma incoraggiata da Shostakovic a proseguire «per la sua cattiva strada», e lo svizzero Klaus Huber che ha tradotto in musica le fasi di un’eclisse solare. Tra i nuovi talenti, il danese Rune Glerup, 31 anni, ideatore di una musica «fisica», borderline tra assurdo, violenza, bellezza. Troppo presto invece si è spento il genio di Christophe Bertrand, innovatore della ricerca musicale francese, scomparso due anni fa a 29 anni.
Giuseppina Manin