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 2012  settembre 28 Venerdì calendario

BERLINO, TORNANO DI MODA LE COMUNI

Tornano le comuni. O, forse, sono continuate a esistere come prima, solo che nessuno faceva caso alle Wohngemeinschaften, lunga parola, abbreviata in Wg (i tedeschi amano le sigle). Le comuni, per l’appunto, dove si vive tutti insieme in un appartamento, dividendo bagni e cucina. Ieri per ragioni politiche, oggi solo per comodità.

Ieri si parlava molto di sesso, oggi per niente. Qualcuno ha scritto che per capire gli anni Cinquanta bisogna leggere i romanzi di Françoise Sagan e non un saggio di storia. C’è più verità in Bonjour tristesse che nei libri dei sociologi. Domani, per comprendere i nostri tempi, gli storici dovranno guardarsi ore e ore di serial tv, di ogni genere. In Germania vanno di moda le trasmissioni di cucina, e noi italiani siamo gli ospiti preferiti. E da qualche tempo trasmettono sorprendenti programmi sul Wg.

In una serie, un maschio si trova a spartire l’appartamento con sei modelle. Non l’ho mai vista, confesso, e quindi non so se il tipo sia fortunato o no. Ma è un plagio del vecchio Due cuori e una capanna, prima britannico, e poi copiato dagli americani. Un giovanotto doveva fingersi gay con l’amministratore del palazzo per poter coabitare con due ragazze. Questi problemi sono superati a casa di Frau Angela. La Wg più famosa della storia è la Kommune Nummer 1. Ricordate la foto diventata un’icona del ’68? Sei uomini e donne, nudi contro una parete, e un bambino, l’unico che si volta verso l’obiettivo. Era un manifesto di protesta. La Kommune si trasferì più volte da un quartiere all’altro di Berlino, e finì ospitata perfino in un appartamento dello scrittore Hans Magnus Enzensberger. Ne fecero parte anche Gudrun Ensslin e Andreas Baader, che poi passarono al terrorismo. Per un certo periodo vi abitò anche la modella Uschi Obermaier, le cui foto apparvero sulle riviste di tutto il mondo. «Me ne andai perché era scomodo, quelli erano troppo gelosi», rivela nelle memorie. Libero amore, solo per me.

Un’altra trasmissione è crudele. In Zimmer Frei, camera libera, vari candidati si presentano per essere ammessi in una comune dove si è liberato un posto. Gli aspiranti controllano l’appartamento e vengono a loro volta valutati, promossi o bocciati. Il tutto è ricostruito con attori, presumo, ma immagino l’umiliazione per chi nella realtà non viene prescelto. Un po’ come a scuola quando non ti facevano mai giocare nella squadra della classe. A Berlino nelle Wg non vivono più futuri terroristi. A parte i giovani, vi abitano anche molti deputati. Con 7.800 euro al mese non tutti si possono concedere un appartamento tutto per sé nella capitale, oltre la casa nella città di provenienza. Il che è già una notizia. Ho incontrato uno di loro, una sera a cena, e mi ha confidato di essere «assolutamente soddisfatto» della soluzione. Non pensate male. I coinquilini sono persone ordinate, lasciano il bagno in ordine e non rubano le provviste nel frigo. O, se lo fanno per necessità impellente, lasciano un bigliettino di scuse, e si affrettano a comprare i würstel abusivamente divorati.

Come vi siete messi insieme? ho chiesto. Attraverso il partito, dove qualche segretaria funge da mediatrice. La mia curiosità, da italiano, era più maligna. Ma non c’è erotismo tra i politici, almeno non nelle Wg. Il sesso non importa, tanto, sostiene il mio interlocutore, non c’è tempo per le avventure. A Berlino, i politici lavorano e al week end corrono a casa. I sessi si possono mischiare, non i partiti. E questo mi sembra importante per capire i tedeschi. Cristianodemocratici tra di loro, separati dai socialdemocratici, e così via. Un verde non abiterebbe mai con un liberale. Perché mai? ho insistito. Se c’è una «zimmer frei» tra i deputati con un’altra maglia lei non ci andrebbe? Certamente no, mi ha assicurato. Sarebbe come per un interista vivere tra milanisti o juventini. Non si può coabitare con chi la pensa diversamente, e comunque si vive meglio con compagni di fede. Da noi, invece, i professionisti della politica dopo gli scontri a Porta a Porta vanno a mangiare una pizza insieme, o ostriche e salmone, dipende. Un’ammucchiata di civiltà o di cinismo? Non so bene se sia meglio il modello prussiano o quello romano. Io in una Kommune non sarei mai stato accettato. Sono troppo disordinato.