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 2012  settembre 26 Mercoledì calendario

Batman Fiorito cade in piedi: avrà il supervitalizio a 50 anni - Franco Fiorito non ha che da aspet­tare qualche anno

Batman Fiorito cade in piedi: avrà il supervitalizio a 50 anni - Franco Fiorito non ha che da aspet­tare qualche anno. Nove per la precisione, e tàc, gli scatterà il vitalizio da ex consigliere regionale. Spetta a lui, per legge, e spetta a tutti gli altri personaggi del Satyricon lazia­le, il consigliere che cena a ostriche, quello che fa le feste coi Proci e i maiali, la pidielli­na pariolina che si fa intervistare sui saldi in Lazio e legge il gobbo perché il concetto è troppo complicato, i consiglieri di opposi­zione che hanno incassato e votato i vertigi­nosi aumenti dei fondi ai gruppi (da 1 a 14 milioni l’anno)in una Regione con un defi­cit da Grecia. A tutti loro, chi prima chi do­po, come premio per l’ottimo lavoro svolto, arriverà il vitalizio, previsto dalla legge re­gionale del 1995. Ma non li avevano tagliati i vitalizi? Sì, ma a partire dalla prossima legi­slatura, non da questa. E nemmeno dalla prossima se non si farà una legge apposta, a cui è condizionata l’applicabilità del famo­so taglio ( ancora virtuale) ai vitalizi fatto nel 2011. Il meccanismo ce lo spiega il capo­gruppo dei Radicali, che con le loro denun­ce (unici) hanno fatto scoprire il bubbone: «Allo stato attuale delle cose i vitalizi verran­no goduti non solo dagli attuali consiglieri maanchedaquellidellaprossimalegislatu­ra- dice il radicale Giuseppe Rossodivita in­sieme a Rocco Berardo, l’altro consigliere della Lista Bonino Pannella - poiché non è stata varata una legge alternativa a quella at­tuale. È stato effettuato solo un taglio virtu­a­le condizionato all’emanazione di un’altra legge,che ancora non c’è,e a questo punto difficilmente si farà». Quindi l’unica legge in vigore sui vitalizi è la vecchia, quella del 1993, e così vale anche per sui contributi sui finanziamenti ai gruppi. «Avevamo propo­sto dall’inizio l’introduzione dell’anagrafe pubblica degli eletti e nominati, ma dopo due anni la Commissione l’ha respinta di­cendo che c’era «un problema» con la pub­blicità del bilancio dei gruppi e i rendiconti dei consiglieri». Quindi i consiglieri regionali possono stare sereni. Per Fiorito, poi, c’è un assegno mensile bello gonfio che lo aspetta, in base ad una norma tra le più generose d’Italia.La legge laziale preve­de come base di calcolo l’ 80% percentodell’indennitàparla­mentare (5.200 euro netti) più il 100% della diaria (altri 3.500), per un totale di quasi 9mila euro. Il vitaliziosiottienepoiasecondadeglian­ni di consiliatura. Per chi ha fatto il minimo, cioè cinque anni, siamo al 35% della base, quindi dovrebbe aggirarsi sui 3mila euro al mese. Ma Fiorito non è uno dei «bambini» (come li ha chiamati lui) che siedono in Consiglio regionale, lui ha già fatto la prece­dente legislatura, quindi gli spetta il 40%, circa- calcolo a spanne- 4.000 euro mensi­li. Il diritto all’assegno matura,in Lazio,a 55 anni, ma rinunciando ad una piccola si può anticipare a 50 anni (si veda parlamentire­gionali. it ). Il fatto che la legislatura sia finita primadellascadenzanaturalenonèunpro­blema. Diversamente dal Parlamento, do­ve bisogna concluderla, «in Regione Lazio hai il vitalizio dal primo giorno che ti siedi in Consi­glio » spiega il capogruppo dei Radicali. Se la legisla­tura finisce prima, «ba­sta versare i contributi che mancano, per i pros­simi due anni e mezzo», e il vitalizio è fatto. Il futuro è Fiorito, aveva fatto scrivere sul­le t­shirt in campagna elettorale. In effetti.