Francesco Semprini, la Stampa 25/9/2012, 25 settembre 2012
COS’È L’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU?
A New York, come avviene ogni anno a settembre, sono appena iniziati i lavori della 67esima Assemblea generale delle Nazioni Unite (Unga). Di cosa si tratta?
Quello che si apre oggi è il Dibattito Generale che segna l’inizio dei lavori dell’Assemblea generale e prosegue per tutta la settimana, chiudendosi lunedì 1 ottobre. I leader politici dei Paesi membri sono invitati a parlare in seduta plenaria dibattendo in particolare su un tema scelto come elemento centrale del confronto.
Qual è il tema di quest’anno?
Il presidente di turno, il serbo Vuk Jeremic, ha optato per il dibattito sugli «Strumenti di soluzione pacifica delle controversie internazionali». Una scelta di continuità rispetto al tema della «Mediazione» deciso dal suo predecessore.
Quale sarà il livello di partecipazione?
Le delegazioni che hanno confermato la loro presenza a livello politico sono almeno 165, di cui circa 120 tra Capi di Stato e di Governo. Le altre nazioni saranno rappresentate a livello ministeriale.
Chi ci sarà per l’Italia?
L’Italia sarà rappresentata dal Presidente del Consiglio, Mario Monti, dal Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, e dai Sottosegretari agli Esteri, Staffan De Mistura e Marta Dassù. Segue i lavori in qualità di osservatore, inoltre, una delegazione parlamentare composta da senatori e deputati.
Ci sono altre attività affiancate al dibattito generale?
Ogni anno vengono organizzati riunioni ed eventi collegati a temi politici, economico-sociali e dei diritti umani che si tengono dentro e fuori il Palazzo di Vetro. Ma più in generale le attività dell’Assemblea generale, che hanno il loro momento più significativo nel dibattito generale di fine settembre, si svolgono per tutto il corso dell’anno.
Quindi si tratta di un organo vero e proprio delle Nazioni Unite?
È uno dei sei organi principali che governano le attività dell’Onu ed è l’unico dove i Paesi membri hanno uguale valore di rappresentanza: ad ogni Stato corrisponde un voto.
Quanti sono i membri dell’Assemblea generale?
Con la nascita del Sud Sudan sono diventati 193 i Paesi membri ai quali si affiancano gli osservatori, che si differenziano in Stati non membri o entità, ovvero lo Stato del Vaticano e l’Autorità nazionale palestinese, e le organizzazioni come l’Unione europea o la Lega araba. I Paesi sono disposti nell’aula secondo l’ordine alfabetico tradotto in lingua inglese.
A quando risale la nascita dell’Assemblea?
È stata creata nel 1945 secondo quanto stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite. La sua composizione, le funzioni, i poteri, il voto e le procedure sono definite nel Capitolo IV della stessa Carta che rappresenta l’atto costitutivo dell’Organizzazione. La prima Assemblea generale si è tenuta a Londra il 10 gennaio 1946 con la partecipazione di 51 Paesi.
Quali sono le sue funzioni?
Emana raccomandazioni nella forma di risoluzioni sui generali principi della cooperazione con l’obiettivo di preservare la pace e la sicurezza. In questo sono comprese anche le attività di disarmo. Discute - avvalendosi di comitati, commissioni e gruppi di lavoro, ovvero degli organi sussidiari - ogni aspetto relativo alla pace internazionale e alla sicurezza, ma anche alla Carta costitutiva dell’Onu o ai poteri e alle funzioni di ogni organo delle Nazioni Unite. Avvia studi ed emette raccomandazioni volte alla promozione della cooperazione internazionale e la collaborazione fra Stati. Valuta e approva il bilancio dell’Onu e stabilisce le obbligazioni finanziarie per i singoli Stati. Elegge i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, ovvero dieci su quindici, e i membri dei Consigli e degli altri organi. Su raccomandazione del Cds, infine, nomina il Segretario Generale.
Qual è il quorum previsto nelle votazioni?
Sulle questioni di grande rilevanza si ricorre al quorum dei due terzi dei presenti e votanti. Altre questioni sono decise con la maggioranza semplice. Occorre sottolineare che fatta eccezione per le questioni inerenti il bilancio e altri aspetti finanziari, le risoluzioni dell’Assemblea non sono vincolanti. Inoltre le raccomandazioni possono essere formulate e formalizzate soltanto nel caso in cui l’argomento in esame non sia già tema di dibattito nel Consiglio di sicurezza.
Tutti i leader del mondo sono quindi passati per l’Assemblea generale...
Moltissimi e alcuni hanno lasciato il segno. Basti ricordare nel 2006 Chavez che salì sullo scranno dopo Bush dicendo di sentire puzza di zolfo perché era passato il diavolo in persona per poi farsi il segno della croce. O i discorsi fiume di Gheddafi. O nel 1960 Nikita Krusciov quando sbattè una scarpa sul tavolo per protestare contro le accuse di imperialismo rivolte all’Urss.