Carlo Bonini, la Repubblica 25/9/2012, 25 settembre 2012
QUEL CONTRATTO PER USARE L’AUDITORIUM DALLA REGIONE 1 MILIONE E 300 MILA EURO ALLA SOCIETÀ DEL SEGRETARIO UDC CESA
Alla fine, dicono sia stato Pierferdinando Casini a staccare la spina. Forse perché altri, nel partito, non ne avrebbero avuto la forza. I rapporti di maggioranza tra il governatore Renata Polverini e gli “amici” dell’Udc sono stati infatti aiutati da1 milione 324 mila e 700 euro in commesse che, a trattativa privata, la Giunta regionale ha affidato alla srl “I Borghi”, società di Lorenzo Cesa, che dell’Udc è il segretario nazionale, e di cui è stato fino a qualche tempo fa ammini-stratore delegato Francesco Artenisio Carducci, che del Udc è oggi capogruppo alla Pisana. E’ storia degli ultimi dodici mesi. E di due delibere di Giunta: la 15548 del 21 luglio 2011 e la 9536 del 18 maggio scorso.
L’AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE
La società a responsabilità “I Borghi” ha un azionista importante, Lorenzo Cesa (nonché il figlio Matteo), e un asset altrettanto prestigioso, l’Auditorium di via della Conciliazione, immobile di proprietà del Vaticano, che “I Borghi” hanno ristrutturato tra il 2006 e il 2007, ottenendone in cambio una concessione esclusiva degli spazi fino al 30 aprile del 2017. Quando la Polverini arriva alla Pisana, la concessione dell’Auditorium a “I Borghi”
da parte del Vaticano è già stata motivo di un’interrogazione parlamentare. Tra il 2004 e il 2010, infatti, a finanziare i lavori di ristrutturazione dell’Auditorium è stata l’Arcus (spa controllata dal Tesoro, già al centro dell’inchiesta sui Grandi appalti per la ristrutturazione del palazzo di Propaganda Fide in piazza di Spagna) con un contributo a fondo perduto di 1 milione e 280 mila euro. Una cifra importante che prefigura un primo macroscopico conflitto di interessi. A sollecitare l’intervento nel 2005/2006 è stato infatti un governo di centro destra di cui l’Udc fa parte in quegli anni e la srl “I Borghi”, appunto, non solo ha come suo azionista Cesa, ma, in quel momento, è amministrata da quel Francesco Artenisio Carducci che, oltre ad essere Gentiluomo di sua Santità, dopo l’esperienza da assessore comunale al turismo con Rutelli sindaco, è transitato dalla Margherita nella casa di Pierferdinando Casini. In tutto questo, i soldi
sono pubblici, i profitti no.
LA PRIMA DELIBERA
E’ un fatto che, con la Polverini, nel 2010, arrivi alla Pisana proprio Carducci. Eletto con l’Udc ne diventa capogruppo e lascia l’incarico di amministratore de “
I Borghi”
a un suo uomo di fiducia, Valerio Toniolo. Carducci pesa nel partito.
E ne è prova non solo la sua nomina a capogruppo, ma anche la sua presenza nella commissione bilancio della Pisana, di cui è presidente Franco Fiorito. Ed è un fatto che, il 21 luglio del 2011, la Giunta decida di chiudere proprio con “
I Borghi”
un contratto da 477 mila 700 euro per l’uso da parte della Regione degli spazi dell’auditorium.
Che per altro non è il primo, visto che la società aveva lavorato anche con la giunta Marrazzo. Il contratto è l’esito di una trattativa privata ed è motivato in cinque righe: «La Regione Lazio — si legge — vuole diffondere la propria immagine ed intensificare la comunicazione istituzionale mediante eventi e manifestazioni che siano idonee ad ampliare la conoscenza del ruolo dell’istituzione regionale e che si svolgano in una struttura adeguata per prestigio e funzione».
IL BIS. E LA PREDILEZIONE PDL
Il 23 maggio scorso, scaduta la prima convenzione, la Giunta pensa bene di rinnovarla. Ancora una volta a trattativa privata. E non per uno, ma due anni. Fanno 847 mila euro Iva inclusa che — si legge nella delibera — verranno “spalmati” su due esercizi finanziari diversi. Quello in corso e quello del 2013, impegnando così le
casse della Regione per un bilancio ancora lì da venire. Del resto, l’Auditorium e “
I Borghi”
piacciono assai anche al Pdl. Nel luglio del 2011, Berlusconi decide di tenere lì il suo consiglio nazionale. E, il 20 dicembre
2010, dal conto Pdl della Pisana, si rintraccia un bonifico di 12 mila euro alla società a saldo di un evento di partito ospitato da quella struttura. I soldi sono sempre pubblici. Chi li incassa, è un privato con la tessera della maggioranza politica che quei soldi pubblici
amministra.