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 2012  settembre 22 Sabato calendario

BENETTON, GLI ANTI-SALOTTO COOPTATI NEL PATTO - I

Benetton, si sa, sono gente «quadrata». Imprenditori che badano al sodo e con poco spirito salottiero. Ecco perché, seppure per certi aspetti prevedibile, l’ingresso di Gilberto Benetton nel direttivo del patto Mediobanca è stato letto da alcuni quasi come un cambio di marcia.
La realtà, tuttavia, sarebbe leggermente differente. Certo, gli imprenditori trevigiani sono vicini da tempo a Piazzetta Cuccia e alla galassia che la circonda. Il primo elemento di congiunzione è sicuramente quel Fabrizio Palenzona, presidente Gemina, nonché Adr e Aiscat, da tempo al vertice di UniCredit e di conseguenza, fino all’aprile del 2012, membro del consiglio di amministrazione Mediobanca. Istituto che, si sa, ha diretto la regia di alcune operazioni chiave compiute dalla famiglia, come l’avventura in Telecom, quella in Impregilo e l’acquisto del pacchetto Rcs di Stefano Ricucci nel giugno del 2006. Un legame dunque che viene da lontano ma sancito dai fatti solo nel 2007 con l’ingresso di Edizione nel capitale della banca attraverso l’acquisto di una quota del 2,16% da UniCredit. Gli intrecci dunque non mancano. Eppure, fino a ieri, Ponzano Veneto si è sempre tenuta distante dalla stanza dei bottoni. Vuoi perché l’ingresso nel capitale poteva essere considerato «recente», rispetto alle storiche presenze di altri azionisti del gruppo B, vuoi perché i Benetton stessi non hanno mai sgomitato per una poltrona nel direttivo. E neppure ora avrebbero cercato di farsi largo tra gli altri. Piuttosto, la scelta sarebbe caduta su Gilberto Benetton perché avrebbero visto in lui l’uomo adatto a rappresentare gli interessi degli imprenditori, complice la fase delicata che l’istituto sta attraversando. Benetton, insomma, come è avvenuto già in altre occasioni, potrebbe essere quella figura stabilizzatrice cruciale nelle fasi di buriana, gente seria che pensa al conto economico e che non ama i ribaltoni, basti pensare da quanto tempo Gianni Mion cura gli interessi finanziari della famiglia.
Per giunta, con il congelamento della quota che fa capo a Fondiara Sai, Edizione è diventata di fatto il secondo azionista del gruppo B, subito alle spalle della Italmobiliare dei Pesenti, già presenti nel direttivo. E la holding, considerato che la quota del 3,83% di FonSai dovrà presto essere ricollocata, in primis tra i soci del gruppo B, potrebbe rafforzarsi ulteriormente in Mediobanca.
In aggiunta, seppure non sollecitato, l’ingresso nel direttivo permetterà a Ponzano Veneto di governare indirettamente anche la presenza nel Corriere Della Sera. I Benetton, come detto, sono azionisti del gruppo editoriale ma non partecipano al sindacato del quale, però, Piazzetta Cuccia è uno dei soci forti. Non guastano poi gli ottimi rapporti con Angelo Casò, presidente del direttivo, che nel 2008 aiutò i Benetton a ridefinire l’assetto dell’impero e la governance societaria.