Vincenzo Borgomeo, la Repubblica 24/9/2012, 24 settembre 2012
SENZA PEDALI, ANFIBIA E SUPER SICURA ECCO COME SARÀ LA BICICLETTA DEL FUTURO
DUE grandi saloni, a Verona lo scorso week end e a Padova, vendite alle stelle e pioggia di modelli sempre più affascinanti: il mondo delle bici non conosce crisi e muove la passione di mezza Italia. A Verona più di mille appassionati hanno provato nuovi modelli accanto a campioni come Paola Pezzo e Mario Cipollini, mentre all’expo di Padova, sabato e ieri, altra pioggia di novità e funamboliche esibizioni di bikers, oltre alla presenza di Alex Zanardi con la sua handbike, reduce dalle due medaglie d’oro alle Paralimpiadi di Londra.
Nel 2011 in Italia sono state vendute 1,75 milioni di biciclette, dato che significa circa 2,7-2,9 bici ogni 100 abitanti. Un record, perché per la prima volta si sono vendute più bici che auto. Segno dei tempi. Ma se le vendite volano, le nuove proposte non sono da meno. In questi giorni sono piovute sul mercato novità mai viste prima. Dalla bici senza pedali, dove si viaggia agganciati con uno zaino al telaio e si avanza zampettando, a quella che cammina con un meccanismo step (pilota in piedi su due pedane mobili che alzandosi e abbassandosi determinano il movimento). Senza contare gli enormi progressi in fatto di trasmissioni, cambi e comandi. La nuova tendenza è il minimalismo, nascondere tutto. I fili scompaiono nei tubi, i freni finiscono nei mozzi, così il cambio. E i fari, ora a led, diventano piccolissimi. Il design ne guadagna, ma i prezzi...
Il punto è che la concorrenza dei modelli cinesi si può combattere solo con la tecnologia, perché non c’è competizione con modelli venduti a 90 euro nei supermarket. Ecco quindi l’arrivo di marchi importanti e di tecnologie avanzatissime, con uso intensivo di carbonio e leghe speciali, come i tanti modelli Pinarello (il corrispondente della Ferrari per le bici: modelli utilizzati da campioni come Indurain). Senza dimenticare il glamour: c’è la Graziella placcata d’oro, la Lady Milano di 43 Cycles, la prima e unica bici in pelle di struzzo di Hermes. La Maserati si è fatta realizzare dalla Montante Cicli (uno dei marchi più prestigiosi, fondato negli anni 20 dal patron Calogero) un modello per celebrare il 70° anniversario della vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis della Maserati 8CTF numero 1.
E poi ci sono i modelli elettrici che ora puntano su due tendenze: le batterie inglobate nella canna centrale e sistemi autonomi da montare su qualsiasi (più o meno) bici. Nel primo caso la due ruote sembra un enorme cellulare che si attacca alla spina e, per magia, viaggia in elettrico. Nel secondo si può trasformare in bici a pedalata assistita qualsiasi modello, con enormi risparmi, come avveniva anni fa con il mosquito che trasformava in piccole moto normali bici. Solo in fatto di sicurezza non cambia mai nulla: la bicicletta ha un indice di mortalità dell’1,86%, contro l’1,98% delle moto, l’1,03 dei ciclomotori e lo 0,78 delle auto. Ogni sei mesi in Italia muore un numero di ciclisti pari a quelli che partecipano al Giro d’Italia. Dopo le feste e i record di vendite, forse è arrivata l’ora di occuparsi anche di questo.