Stefano Bartezzaghi, la Repubblica 23/9/2012, 23 settembre 2012
CHE NOSTALGIA PER LA COPERTINA CHE NON C’È PIÙ
Dell’odore dei libri si parla costantemente, per esempio su Twitter: tanta insistenza deve essere senz’altro sintomo di qualche sindrome sociale, rilevante quanto difficile da diagnosticare. Un altro sintomo è qualcosa di cui, al contrario, non si parla e la cui assenza dagli e-book dovrebbe risultare molto più vistosa: la copertina.
Prendo in mano un libro: che abbia o non abbia odore francamente non cambia molto, ma mi accorgo subito se è mutilato della copertina.
Prendo in mano un kindle, apro un libro. Mi si apre alla pagina in cui l’ho lasciato e se è invece la prima volta che lo apro mi porta direttamente alla prima pagina di testo, senza neanche mostrarmi il frontespizio se non lo cerco io.
Grafica, illustrata, bella o brutta che sia la copertina è il segno che il libro stampato è un oggetto tridimensionale che contiene un testo; l’assenza di copertina è il segno che l’e-book è un oggetto bidimensionale che fa di tutto per corrispondere a un testo, senza conferirgli connotati sensoriali. Sarà interessante vedere se l’evoluzione dell’e-book lo porterà più vicino o più lontano ai libri di carta di quanto non sia allo stadio attuale, ancora tanto rozzo.