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 2012  settembre 23 Domenica calendario

QUATTRO PUNTATE, 3MILA EURO ECCO IL “LISTINO PREZZI” PER RAGGIUNGERE IL VIDEO

ROMA
— Tremila euro per quattro puntate. Si sale a quattromila se si inserisce la réclame. Il tutto al netto dell’Iva. È il listino prezzi per i politici che vogliono andare in tv. O, meglio, sono i soldi richiesti dalla Arcus Multimedia di Paolo Berlusconi, concessionaria pubblicitaria di RomaUno tv, la regina delle “all news” della Capitale del patron dei rifiuti Manlio Cerroni, per partecipare alla trasmissione “Il mio municipio” in fase di lancio.
La pratica è conosciuta da molti consiglieri. Assolutamente trasversale. E va avanti da anni, tanto che ora tra i politici municipali girano delle vere e proprie brochure. Sono dei dépliant a volte rilegati con cura, altre spediti via mail che contengono oltre ad una dettagliata descrizione di come si svolgeranno le puntate anche i relativi costi. RomaUno Tv ha un listino prezzi con diverse opzioni. L’offerta d’ingresso è di minimo un mese quindi 4 puntate e può essere strutturata con 2 formule: la prima senza break pubblicitari è di tremila euro più Iva per appunto 4 puntate, quindi 750 cadauna; la seconda è con break pubblicitari per un totale di quattromila euro
più Iva sempre per 4 puntate, ergo mille euro ognuna con inclusi 72 spot, 18 ogni 45 minuti. Il politico di turno se vuole può fornire eventuali sponsor “amici”, altrimenti sarà l’emittente a vendere gli spazi. Insomma, non si parla di spiccioli, ma di decine di migliaia di euro che i politici di volta in volta versano alle tv locali.
Un vero e proprio contratto scritto. Nonostante i magri bilanci dei parlamenti romani, il Municipio XIX, periferia nord della città che ingloba territori come Primavalle e Trionfale, può permettersi di spendere 50mila
euro per pubblicizzare il lavoro della giunta e del suo presidente, quell’Alfredo Milioni assurto agli onori della cronaca per la sua fame improvvisa, saziata con un panino, che fece escludere per il ritardo la lista del Pdl alle regionali 2010. E 25mila euro sono serviti per sponsorizzare attraverso canali mediatici audiovisivi i lavori del parlamentino. Venne indetto un bando, parteciparono Rete Sole e RomaUno, quest’ultima vinse, nonostante la prima avesse presentato un’offerta tre volte inferiore alla seconda. Al Municipio VI, zona est della città
che accorpa quartieri come il Pigneto e il Prenestino governati dal minisindaco, Giammarco Palmieri (Pd), si riunirà in fretta la commissione Trasparenza. «RomaUno ha ottenuto il teatro Preneste per degli spettacoli comici e il presidente è spesso seduto
sulle poltroncine delle trasmissioni che manda in onda la tv — spiega Guido Verbecchia, consigliere pdl al Municipio VI — Vogliamo andare fino in fondo per capire se la coincidenza è pura casualità o se c’è stato uno scambio di cortesie». Insomma, vogliono accertare se il teatro è stato dato gratuitamente all’emittente locale in cambio di alcune comparsate. Si sa, la pubblicità è l’anima del mercato. E quale miglior mezzo per i politici municipali, comunali e regionali per mettersi in mostra? Soprattutto se, come si legge nella brochure,
viene messa a disposizione del progetto una troupe. E se non bastassero le immagini e le parole, se i commenti del presidente del consigliere non fossero abbastanza convincenti allora «come migliorativo all’effetto credibilità del contenuto proponiamo anche di lasciare aperte le linee telefoniche per consentire al pubblico il dialogo diretto e la possibilità di ricevere informazioni e spiegazioni». Dunque, pubblicità mascherata da informazione.