Cecilia Caperna, il Venerdì 21/9/2012, 21 settembre 2012
NON SOLO ORO: AI CAMPIONI VILLE E MUCCHE
La quotazione dell’oro, e parliamo di quello olimpico, non è mai stata così oscillante. Archiviati i Giochi di Londra 2012, gli atleti saliti sul gradino più alto del podio hanno potuto constatare con mano quanto valesse il loro impegno agonistico agli occhi dei propri connazionali. Oltre ai riconoscimenti statali (là dove previsti), anche magnati e imprenditori hanno voluto dire (e dare) la loro. Il trattamento riservato ai campioni non è però uniforme nel mondo: se in Cina i 38 medagliati si sono visti assegnare cifre da capogiro e appartamenti da sogno, altrove ci si è dovuti accontentare di molto meno. I nuotatori cinesi Sun Yang (due ori nei 400 e nei 1500 stile libero) e Ye Shiwen (primatista nei 400 misti) sono stati di sicuro molto gratificati: oltre a essere stati insigniti nel loro Paese del titolo di «lavoratori modello», hanno intascato rispettivamente, come ulteriore bonus, 2.6 e 1.8 milioni di yuan (300 e 220 mila euro). E in loro onore saranno edificate due statue, nelle rispettive città. Come se non bastasse, in Cina a farsi carico delle ricompense olimpiche sono intervenuti anche i costruttori. Sun e Ye hanno ricevuto così un appartamento del valore di 3 milioni di yuan, mentre a Zhang Jike(oro nel tennis tavolo) sono state consegnate le chiavi di un immobile di 120 metri quadri vista mare. La campionessa di badminton Li Xuerui si trasferirà invece a breve nella nuova casa con giardino a Chongqing.
Anche a Keshorn Walcott, campione nel tiro del giavellotto, la natia Trinidad e Tobago ha riservato un’accoglienza entusiasta. L’unico oro della spedizione olimpica è stato premiato con una villa, 20.000 acri di terra, 130.000 euro e un faro. Il Primo Ministro ha istituito una giornata di festa nazionale in suo onore, mentre la Caribbean Airlines ha deciso di intitolargli un aereo.
Un po’ diversa la sorte degli atleti sudafricani. Dalle stelle alle stalle, verrebbe da dire. I sei vincitori di medaglie d’oro sono stati ricompensati in «natura»: per loro una mucca del valore di 7000 rands (circa 700 euro). L’idea (ispirata forse all’iniziativa di un produttore di carne bielorusso che nel 2008 premiò i campioni olimpici con una provvista di salsicce) si deve a Jan Scannell, businessman nel settore, non a caso, della vendita di prodotti per grigliate. Gli atleti hanno potuto scegliere tra l’animale vivo o il suo corrispettivo macellato. Il team di canottieri vincitore dell’oro nel Quattro senza pesi leggeri si è equamente diviso tra le due opzioni. Sizwe Ndlovu ha scelto la mucca, che userà come dote per ottenere la mano della sua fidanzata. Anche Matthew Brittain ha preferito l’animale destinandolo alla fattoria dello zio, mentre James Thompson e John Smith hanno optato per 140 kg di biltong, la carne tipica del Sudafrica. Stessa scelta anche per Cameron van der Burgh, oro nei 100 rana, che però ha devoluto il premio a un orfanotrofio di Johannesburg. All’appello manca solo Chad le Clos, oro nei 200 farfalla, ancora indeciso.